Emergenza coronavirus, ecco il vademecum di CNA: chi può e chi non può restare aperto
In attesa di poter conoscere le misure di sostegno per tutte le attività economiche CNA fa il punto su chi e come può operare
QUESTE SONO LE CATEGORIE CHE POSSONO OPERARE REGOLARMENTE:
TRASPORTO MERCI E PERSONE
Tutte le categorie del Trasporto merci e persone non sono soggette a limitazioni perché sono considerate servizi essenziali. Tutte le merci (quindi non solo quelle di prima necessità) possono essere trasportate sul territorio nazionale. Il trasporto delle merci è considerato come un’esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può spostarsi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci e lo stesso vale per i corrieri che possono circolare liberamente: non sono previste limitazioni al transito e all’attività di carico e scarico delle merci e nemmeno per il trasporto pubblico non di linea. Dubbi permangono per il settore bus penalizzato da cancellazioni e sospensioni di molte attività sia di trasporto scolastico che di linea ed ovviamente turistico per cui i motivi di spostamento sono peraltro espressamente vietati.
Sono inoltre APERTE LE ATTIVITÀ DI LAVANDERIA:
- Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia
- Attività delle lavanderie industriali
- Altre lavanderie, tintorie
Anche i SERVIZI DI POMPE FUNEBRI e attività connesse sono regolarmente aperti.
INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE DI IMPIANTI
Installazione e manutenzione di impianti, relativamente agli interventi tesi a garantire la sicurezza e la funzionalità degli stessi, rientrano tra i cosiddetti “servizi pubblici essenziali” così come previsto dagli artt. 1 e 2 della L. 146/90.
In particolare nel comma a) dell’art. 2 viene specificato che tra i servizi pubblici essenziali sono ricompresi “l'approvvigionamento di energie, prodotti energetici, risorse naturali e beni di prima necessita', nonche' la gestione e la manutenzione dei relativi impianti, limitatamente a quanto attiene alla sicurezza degli stessi”.
Pertanto, nel dover dare indicazioni ai nostri associati e considerando che, almeno a stare al testo del DPCM, tutto ciò che non è vietato è consentito, tutte le attività di manutenzione ed installazione di impianti possono proseguire garantendo, ma questo era da considerarsi sottointeso, le misure di protezione e sicurezza. Un breve e non esaustivo elenco, comprende: rimanere a distanza di sicurezza di almeno 1,8 metri dai clienti, indossare la mascherina, usare i guanti e effettuare gli interventi mantenendo sempre distanze di sicurezza.
AUTORIPARATORI, SI PUO’ LAVORARE RISPETTANDO MISURE DI SICUREZZA
Gli autoriparatori, (Carrozzerie, Officine Meccaniche, auto e moto, Centri di revisione, Gommisti) non sono toccati dalle ulteriori restrizioni, contenute nell’ultimo provvedimento, in quanto erogatori di servizi essenziali di pubblica utilità.
Non dimentichiamo che gli autoriparatori sono i garanti della messa in sicurezza e del funzionamento di tutti i veicoli su strada. Le attività di autorimessa, rivendita di ricambi e autolavaggio seguono le stesse regole. I concessionari rimarranno chiusi. Le revisioni, essendo un servizio pubblico, si possono fare regolarmente. Laddove non fosse possibile stiamo chiedendo, per le revisioni con scadenza a marzo, la proroga di almeno un mese se non di più.
Ovviamente, i titolari delle aziende dovranno adottare tutte le precauzioni del caso per garantire la salvaguardia dei propri dipendenti e dei clienti che si recheranno presso le officine. Alcune tra le misure per garantire la sicurezza sono:
- evitare gli assembramenti, attraverso, ove possibile, l’organizzazione del lavoro per appuntamenti
- attesa dei clienti fuori dall'ufficio in luoghi "aperti"
- sanificazione degli ambienti
- distanze di sicurezza con i clienti e tra i dipendenti
- utilizzo di mascherine e guanti o dispositivi di protezione (copri volante, copri leva cambio, coprisedile, etc)
- Inoltre non dimentichiamo le autocertificazioni da adottare per gli spostamenti da e per l'officina.
Per tutte le imprese artigiane è possibile accedere agli ammortizzatori sociali, nel caso in cui l'azienda decida di ridurre il personale o sospendere l'attività attraverso il Fondo di Solidarietà Bilaterale, già attivo con un codice dedicato COVID 19 “Coronavirus” (in allegato la comunicazione specifica su FSBA)
ALIMENTARE, AVANTI TUTTA
salvaguardate produzione, distribuzione e commercio
Sono consentite le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità individuate nell’allegato 1, sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali, purché sia consentito l’accesso alle sole predette attività.
Sono consentiti i mercati per le sole attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Quindi anche i generi alimentari distribuiti nei mercati, con mezzo mobile (in forma ambulante).
Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie). Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto.
Quindi per tutte le attività di ristorazione è consentita la consegna a domicilio.
CONSEGNA A DOMICILIO – INDICAZIONI
- Nel caso il servizio a domicilio non è mai stato effettuato va presentata la SCIA temporanea;
- lo scontrino deve essere realizzato in negozio e allegato alla merce
- Il personale che consegna deve essere munito di mascherina e guanti
- Gli imballaggi devono essere idonei al trasporto di alimenti
- Rispetto delle norme igieniche
- L’utilizzo di contenitori biodegradabili e compostabili
- Garantire la catena del freddo e del caldo
In merito all’obbligo di informare sulla presenza di allergeni, al momento del ricevimento dell’ordine occorre richiamare l’attenzione del cliente sull’eventuale presenza di allergeni
Sono consentite le attività delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.
Restano aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo la rete stradale, autostradale e all’interno delle stazioni ferroviarie, aeroportuali, lacustri e negli ospedali garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.
Restano garantiti, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, l’attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi. Ciò vuol dire che viene garantita l’attività a tutta la filiera di trasformazione, dalla lavorazione carni, al formaggio, al pane, alla pasta ecc. Nel caso di attività miste, ovvero che all’attività di trasformazione abbinano attività di ristorazione, va data esclusiva prevalenza all’attività di trasformazione. Es.: se un fornaio ha anche la pasticceria, o la gastronomia, può stare aperto ma solo per la produzione e vendita del pane.
ATTIVITÀ PRODUTTIVE E ATTIVITÀ PROFESSIONALI
Tutte le altre attività ricordiamo che non sono vietate e anzi devono cercare, pur stando nei limiti della sicurezza sanitaria, di continuare la produzione, ammesso che ce ne sia la possibilità. Quindi per tutti i comparti produttivi come i terzisti del cuoio, pelle e calzature, il settore moda e confezioni, la meccanica, la falegnameria la nautica etc etc, che vogliono continuare, le raccomandazioni sono che:
- sia attuato il massimo utilizzo da parte delle imprese di modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza;
- siano incentivate le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva;
- siano sospese le attività dei reparti aziendali non indispensabili alla produzione;
- assumano protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale misura di contenimento, con adozione di strumenti di protezione individuale;
- siano incentivate le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro, anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali;
- per le sole attività produttive si raccomanda altresì che siano limitati al massimo gli spostamenti all’interno dei siti e contingentato l’accesso agli spazi comuni;
- in relazione a quanto disposto nell’ambito dei numeri 7 e 8 si favoriscono, limitatamente alle attività produttive, intese tra organizzazioni datoriali e sindacali.
- Per tutte le attività non sospese si invita al massimo utilizzo delle modalità di lavoro agile.
EDILIZIA E COSTRUZIONI
Anche le attività edili che rientrano genericamente fra le attività produttive ammesse, possono operare pur rispettando le indicazioni generali di sicurezza. La situazione comunque è molto difficile da gestire e non possono essere escluse chiusure volontarie (per impossibilità di poter garantire condizioni di sicurezza sanitaria agli addetti) ed anche scioperi ed astensioni da parte dei lavoratori come sta accadendo anche in altri settori. Secondo Cna Costruzioni Pisa comunque dovrebbe essere il Governo a dare indicazioni chiare sia per i cantieri di privati che pubblici e capire in ogni caso come non far scattare penalità o altre conseguenze per le imprese, compresi ovviamente le risposte dovute in termini di liquidità finanziaria.
Quattro le prime azioni immediate richieste dal settore a livello nazionale:
1. Ampliare i limiti e le possibilità di utilizzo degli ammortizzatori sociali ai lavoratori del settore di tutto il territorio nazionale per l’anno in corso;
2. Sospensione di tutti gli adempimenti e versamenti tributari, previdenziali e assistenziali in scadenza;
3. Garantire liquidità alle imprese con una moratoria effettiva di tutti i debiti a sostegno della liquidità delle imprese, ma anche con l’attivazione immediata, entro marzo, e ampliamento del raggio di azione della sezione edilizia del Fondo di garanzia Pmi, bloccata da quasi un anno;
4. Ove sia possibile proseguire le attività in piena sicurezza, garantire pagamenti immediati, per gli appalti pubblici in corso di esecuzione, fino alla cessazione dello stato di emergenza con obbligo di adozione mensile di Stato di Avanzamento Lavori (Sal), e immediata partenza dei lavori già aggiudicati.
IL PRESENTE VADEMECUM è IN CONTINUO AGGIORNAMENTO ED APPENA RICEVEREMO ULTERIORI E Più PRECISE INDICAZIONI CERCHEREMO DI DARNE CONTO.