Geofor, la protesta si allarga. Braccia incrociate anche a Pisa, raccolta dei rifiuti in bilico

Cronaca
PISA e Provincia
Venerdì, 20 Marzo 2020

Il braccio di ferro con l'azienda prosegue. Coinvolte le sedi di Navacchio e Ospedaletto, informata la Prefettura. Caso al centro delle cronache nazionali. Disagi o servizio di raccolta dei rifiuti sospeso nei comuni di Pisa, Cascina, San Giuliano Terme, Vecchiano, Calci e Vicopisano

NB Sulla situazione Geofor e sulla protesta in atto a Navacchio e Ospedaletto potete ascolatre gli interventi di Mauro Fuso (segretario Cgil Pisa), di Daniele Fortini (presidente Geofor SpA) e di alcuni operai e sindacalisti USB a questo link
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Prosegue senza sosta, per il secondo giorno consecutivo, la protesta dei dipendenti Geofor.

Questa mattina, dopo la lunga giornata vissuta ieri nel deposito di Navacchio, l'agitazione degli operai dell'azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti per 24 comuni della provincia di Pisa, si è allargata anche alla sede di Ospedaletto a Pisa (vedi foto qui a fianco).

Leggi qui la cronaca della giornata: Geofor, operai in protesta: riconsegnate le mascherine, le chiavi dei mezzi e i fogli di scarico

Braccia incrociate quindi, in attesa che Geofor - spiegano gli operai - metta a disposizione dei suoi dipendenti tutte le misure necessarie per svolgere il servizio di raccolta dei rifiuti in sicurezza.

Disagi o servizio di raccolta dei rifiuti sospeso nei comuni di Pisa, Cascina, San Giuliano Terme, Vecchiano, Calci e Vicopisano.

Ieri, come promesso da Geofor, a Navacchio erano state consegnate delle mascherine (date in dotazione all'azienda dalla Protezione Civile) e successivamente rifiutate dagli operai perché considerate "non idonee".

La protesta di Navacchio era culminata con la riconsegna delle mascherine, delle chiavi dei mezzi e dei fogli di scarico.

Nella serata di ieri, poi, Geofor aveva diramato un comunicato in cui richiamava i propri dipendenti ad evitare "comportamenti inconsulti e irrazionali che danneggiano la comunità servita, l'azienda e gli stessi lavoratori".

Nel testo inviato ai giornali Geofor confermava di avere "operato fin dall'inizio di questa emergenza nel pieno rispetto di tutti i protocolli, delle disposizioni, e delle regole comportamentali emanate dalle competenti autorità, e di aver quindi provveduto a garantire la massima prevenzione della salute e della sicurezza dei lavoratori".

Non solo, Geofor giudicava le fermate dei depositi "senza alcun giustificato motivo" e causa di "gravi disagi alla popolazione".

Leggi qui: Operai in protesta, Geofor: "Garantita la massima sicurezza, interrotto servizio pubblico essenziale"

Geofor aveva informato della situazione anche alla Prefettura di Pisa e questa mattina, il deposito di Navacchio, è stato visitato dalla Digos di Pisa, oltre che dai Carabinieri, già presenti ieri all'ingresso del deposito.

Il caso Geofor è stato anche al centro di un servizio della trasmissione RAI Report.

 

 

carlo.palotti