La sinistra comunista dice la sua
Anche Mario Minuti e la Sinistra Conunista con un comunicato entra nel dibattito sorto dopo 30 giorni dall'insediamento della giunta Ceccardi:
Con l’insediamento del Consiglio comunale di Cascina si è conclusa la prima fase post elettorale successiva al 19 giugno che ha portato alla guida del Comune una sindaca leghista con una forte maggioranza di centro destra. E’ un quadro di assoluta novità per il nostro Comune da cui, dopo la prima fase trascorsa a capirne le ragioni, occorre ripartire per ricostruire un quadro di consenso che possa condurre a ribaltare la situazione politica sin dai prossimi appuntamenti elettorali.
Per quello che ci riguarda il quadro è ancora più doloroso in quanto per la prima volta, nella storia dell’Italia repubblicana, la Sinistra scompare dalla compagine consiliare, e in particolare la Sinistra Comunista. C’è quindi da ricostruire quel rapporto con i cittadini, venuto meno negli ultimi anni, alla base del consenso che i partiti della Sinistra erano riusciti a conquistarsi nelle lotte e a consolidare negli anni; il centro destra a Cascina è pur sempre minoranza nella popolazione cascinese che, sfiduciata per il persistere di una crisi strutturale a cui i governi nazionali non riescono a dare risposte capaci di innalzare il livello di vita della maggioranza, ha voluto testimoniare anche nell’occasione elettorale locale, la distanza profonda dalla Politica non andando a votare o punendo lo storico governo della città.
Certo, sono anche altre le ragioni che hanno condotto alla situazione attuale. Non si possono dimenticare le lotte interna al Partito Democratico, la campagna elettorale condotta dal Sindaco in maniera arrogante e supponente, tesa a inseguire i temi proposti dagli avversari anziché proporre temi a più alto contenuto sociale, il progressivo distacco del sindaco e della giunta dai cittadini con i quali è mancato un rapporto diretto sia con i singoli che con le tante associazioni presenti sul territorio, senza dimenticare alcune scelte di governo quali, ad esempio, le mancate realizzazioni degli interventi decisi nelle due edizioni del “Bilancio Partecipativo” che avevano visto protagonisti centinaia e migliaia di cittadini cascinesi.
Oggi, siamo di fronte ad un impegno storico, ricostruire la Sinistra a Cascina a partire dal sistema di valori propri come lavoro, solidarietà, accoglienza, diritti sociali e civili, democrazia. Ed è proprio su quest’ultimo punto da cui occorre riprendere il discorso. E’ innegabile come l’appuntamento autunnale del Referendum sulla riforma costituzionale voluta dal Governo Renzi costituisca uno snodo fondamentale per il futuro democratico del Paese; l’attacco portato alla Costituzione Italiana è profondo con l’obiettivo di costruire nuove fondamenta ad uso e consumo dei poteri forti del Paese mascherandoli come riforme necessarie alla governabilità.
E’ su questa battaglia politica che siamo pronti a ritessere il filo dei legami con tutti coloro che si richiamano ai valori della Sinistra, ciascuno con la propria specificità, formazione ideale e cultura politica. Costituiamo da subito Comitati della Sinistra per il NO! alla riforma costituzionale. E’ da qui che possiamo riprendere a parlare con i cittadini unitariamente come sinistra.
Ci rivolgiamo, perciò, a tutti, comunisti, socialisti e democratici sinceramente di sinistra che con noi intendono condividere questi temi. Proposta che riteniamo possibile e realizzabile. Da qui si potrebbe iniziare ad attivare un rapporto anche sul piano dell’istituzione locale. L’ingresso in Consiglio comunale di Fabio Poli, storica figura del Partito Socialista cascinese, potrebbe consentire di avere nel corso dei prossimi cinque anni una voce unitaria che accomuna tutte le componenti di Sinistra su temi importanti e fondamentali per la vita dei cittadini di Cascina.