CNA denuncia: l'emergenza coronavirus scatena l'abusivismo

Economia
PISA e Provincia
Giovedì, 2 Aprile 2020

Abusivismo dilagante nel settore benessere. CNA denuncia gli abusivi della professione che offrono servizi via social in barba ai divieti ed invita le autorità competenti a vigilare

«Noi restiamo chiusi, ma l’abusivismo nel nostro settore prospera», è il grido di allarme e allo stesso tempo la forte denuncia dei vertici pisani del settore Benessere CNA. Carlo Musto portavoce del settore acconciatura CNA e Antonella Orsini CNA Estetica.

Dilaga infatti sui social e non solo il fenomeno delle offerte degli abusivi e di pseudo professionisti che in realtà sono solo dei professionisti della truffa e del lavoro nero. Persone che non solo fanno un danno alla collettività con il loro lavoro nero e abusivo ma anche e soprattutto in un periodo come questo espongono a rischi maggiori del solito se stessi e le persone che gli stanno intorno: pensando di risparmiare, creano solo dei pericoli.

Stanno aumentando infatti le segnalazioni che i nostri iscritti ci fanno ogni giorno a testimonianza di come gli abusivi del settore non abbiano affatto messo in pausa le loro attività illecite.

In barba (anche) ai divieti di spostamento e di distanza interpersonale, un numero crescente di abusivi operanti nel settore del benessere sembra ricevere in casa o andare presso il domicilio dei clienti, postando addirittura le foto dei lavori svolti sui social.

Un comportamento scellerato e irresponsabile per CNA che invita la cittadinanza a diffidare di certe offerte e a riflettere bene su cosa stanno mettendo in moto.

Nel contempo CNA invita «le autorità a porre un argine a questo fenomeno intollerabile sempre e in periodo come del tutto insopportabile: con le persone oneste e perbene costrette e stare in casa e sacrificarsi e gli abusivi in giro a guadagnare».

Musto e Orsini all’unisono, proseguono: «Chiediamo a tutti i Comuni di adoperarsi con le rispettive polizie locali per bloccare il fenomeno con controlli specifici e di informare la popolazione con i mezzi ritenuti più opportuni Non si tratta solo di un problema, di lavoro nero e evasione fiscale, ma anche di salute pubblica».

«Il servizio a domicilio non è previsto nemmeno per i professionisti del settore muniti di mascherina, tuta e guanti, figurarsi per gli abusivi. I consumatori devono essere consapevoli dei rischi a cui si espongono ed espongono poi coloro con cui vengono in contatto rivolgendosi ad operatori non regolari e fuori controllo. Rischi che, in questo momento di emergenza, sono prioritariamente sanitari ma che, quando la situazione tornerà alla normalità torneranno a tradursi in una perdita di fatturato di circa il 30% per le imprese e in lavoro nero ed evasione fiscale (e conseguentemente anche una maggiore pressione fiscale) per la cittadinanza» concludono i portavoce CNA Acconciatura Carlo Musto e CNA Estetica Antonella Orsini.

redazione.cascinanotizie