Coronavirus, "Charlie Telefono amico" continua la sua attività
Prosegue l’attività di Charlie Telefono Amico anche in questo periodo di emergenza sanitaria. I volontari che lo sostengono hanno deciso di continuare a svolgere la loro opera,
con tutte le cautele igienico-sanitarie necessarie per la sicurezza, per continuare a dare il loro contributo anche in un periodo così delicato.
Presente da 30 anni nel nostro territorio, la help-line di Charlie è raggiungibile tramite il numero verde gratuito 800 863 096 e offre ascolto a tutti coloro che sentono il bisogno di parlare con una voce accogliente e non giudicante.
Charlie ha deciso di dare continuità al proprio impegno e ha trovato l'appoggio del sindaco Franconi che ha voluto tenere in piedi quanto più possibile la rete dei servizi presente sul nostro territorio.
Nelle telefonate delle ultime settimane il Coronavirus è il tema trasversale, sia per il timore della malattia che per le incertezze sul futuro economico e lavorativo di molti, che si vanno a sommare a quella fascia di persone in condizioni di fragilità che già vivevano in una sostanziale solitudine fisica o anche solo affettiva ed emotiva. Spesso si tratta di giovani, in altri casi meno giovani che cercavano contatti e appigli per mantenere un equilibrio, seppur con fatica, e che adesso sono obbligati a non fare passeggiate, a non andare a scuola, a non avere nessuna possibilità di incontro: sono venute a mancare quelle routine quotidiane che contribuivano a dare loro stabilità.
C'è una fascia di popolazione fragile che si trova a sopportare la vita domestica forzata e le tensioni familiari, che adesso mettono in crisi anche persone insospettabili, persone che prima stavano apparentemente bene e che ora si trovano a fare i conti con ansia, paura, aspetti di sé che non conoscevano e che non li fanno più sentire sereni.
Contemporaneamente però è diffusa e forte la sensazione di essere parte di un progetto comune per il bene dei propri cari della propria comunità e anche del proprio Paese: un progetto che, sebbene con ruoli diversi, coinvolge anche sia le persone che chiamano Charlie, sia i volontari che rispondono. Gli eventi di questi giorni hanno evidenziato che, nonostante le enormi differenze individuali, ci sono degli elementi di contesto che coinvolgono tutti noi, nessuno escluso.
Charlie cerca di fare la sua parte ma è necessario che ognuno di noi, nella propria vita quotidiana, contribuisca a tenere vive relazioni, a intrecciare nuovi fili di un tessuto sociale che tenga unita l’intera comunità.