Consigliere leghista nella bufera per un post sul 25 aprile

Cronaca
PISA e Provincia
Venerdì, 24 Aprile 2020

Il Consigliere comunale della Lega Bargagna afferma che domani l'ANPI sarebbe scesa in piazza per festeggiare la liberazione. Picchi: «si dimetta e il sindaco prenda posizione»

Il consigliere comunale della Lega Alessandro Bargagna nella bufera per aver pubblicato sul proprio profilo facebook, comunque pubblico anche se non condiviso da amicizia, nella quale afferma che domani, l’ANPI avrebbe ottenuto il via libera dal governo per celebrare in piazza la festa della Liberazione, violando così tutte le norme anti coronavirus.

La notizia non trova, ovviamente, alcun riscontro, e anche le amministrazioni comunali leghiste di Pisa e Cascina, nei giorni scorsi hanno comunicato che le celebrazioni si svolgeranno con la semplice deposizione di una corona di alloro in ricordo dei caduti, senza alcuna partecipazione di pubblico.

Fra lo sgomento e l'incredulo le reazioni degli utenti di facebook e non sono mancate anche le prese di posizione politiche, su tutte quella della consigliera comunale del Partito Democratico Olivia Picchi: «Le prime reazioni al post del capogruppo della Lega Bargagna sono senza dubbio di ilarità. Non ha capito che la mobilitazione lanciata dall'Anpi con l'hastag #iorestolibero è "a distanza", flash mob dal balcone alle 15 per far risuonare Bella Ciao, incontri web, diretta di Gad Lerner alle 14.30 e molto alto. Lo scopo è quello di festeggiare la liberazione dal nazifascismo anche in questo periodo difficile, perchè la memoria è soprattutto un dovere che dobbiamo alle nuove generazioni. Revisionismo storico, rigurgiti fascisti, negazionismo sono i fenomeni da combattere. Quel post però palesa quello che è la Lega e la maggioranza di questa città, l'odio acceca e quindi neppure si prende la briga di verificare le fonti».

«Anzi, prosegue la consigliera Dem, nelle parole di Bargagna si attacca l'Anpi, un'associazione che ognuno di noi dovrebbe sentire sua e che rappresenta quei valori di democrazia e libertà lasciati dai combattenti della resistenza e di cui oggi anche Bargagna beneficia. Associa inoltre il 25 aprile con i Comunisti. Sì, i comunisti erano fra le forze politiche e sociali che hanno pagato con la vita la nostra libertà. Da uomo delle istituzioni Bargagna dovrebbe sentire quella festa come propria, perchè è da quel giorno che sono nate la nostra Costituzione e le rappresentanze istituzionali».

«Il fatto è che tutto questo non si può ridurre ad un errore, non può passare sotto silenzio un attacco alle nostre madri e ai nostri padri fondatori. Se Bargagna rappresenta le forze che in quella battaglia "stavano dall'altra parte", sia coerente e si dimetta. Nella vita si sceglie e ci si assume la responsabilità. Non riconosce il valore del 25 aprile? Si dimetta.
Mi aspetto un intervento urgente del Sindaco che prenda le distanze e condanni la frase, altrimenti i problemi si complicano»
, conclude Picchi, sollecitando così il primo cittadino di Pisa.

 
 

massimo.corsini