Guardie di Città replicano a Diritti in Comune e al PD
Non si placa la polemica intorno alla mancata assegnazione del bando di vigilanza notturna al Corpo Guardie di Città
Il Corpo Guardie di Città, chiamato in causa dal gruppo Consiliare Diritti in comune e dal Partito Democratico Cascina precisa la propria posizione riguardo il bando per la vigilanza notturna del Comune di Pisa e Cascina: «innanzitutto, per consentire una oggettiva visione di quanto riferito, si ritiene utile quantomeno premettere e sottolineare che la S.r.l. Corpo Guardie di Città ha sempre provveduto ad onorare i debiti verso l’erario e per quanto riguarda la dichiarazione, ritenuta “mendace” dal Comune di Pisa, per il ritardato versamento di una rata dell’IRAP, è opportuno sottolineare che: “ la società avrebbe dovuto versare quanto richiesto dall’erario entro l’anno 2019 ed invece è stato rimandato il versamento al 27.03.2020 per una situazione di involontarietà da parte dell’azienda che, pur volendo adempiere, si è trovata nella materiale difficoltà di reperire i fondi ovvero nella condizione di destinare i pochi fondi disponibili per altri pagamenti (stipendi lavoratori e contributi previdenziali ad esempio) ritenuti prioritari (da ricordare Commissione Tributaria Regionale del Lazio, sentenza n. 163/6/2012 - Trib. Larino sent. n. 255 del 3.10.1988: dinanzi a una situazione di crisi di liquidità da parte dell’azienda, l’omesso versamento dei tributi non costituisce reato) e necessari per non creare ulteriori debiti fiscali».
La nota stampa poi prosegue: «Corpo Guardie di Città ha ben argomentato al Comune di Pisa le motivazioni che hanno portato al ritardato pagamento: obbiettiva difficoltà economica dipesa dalla mancata riscossione di rilevanti crediti da parte dell’azienda , difficoltà che si è parzialmente attenuata nel momento in cui è stato possibile versare quanto richiesto dall’erario. Da evidenziare che il pagamento è avvenuto il 27.03.2020 , ben 4 giorni prima di ricevere la missiva di diffida e richiesta di informazioni specifiche da parte del Comune di Pisa (Protocollo n. 32138 del 01/04/2020), pertanto è comprovata la volontà ad assolvere l’obbligazione tributaria senza che tale adempimento fosse subordinato ad alcuna eventuale aggiudicazione di gara da parte di qualsivoglia Pubblica Amministrazione. In ragione di ciò, è evidente che non sussiste l’elemento soggettivo della volontà di non pagare le imposte, atteso che è stata appunto scelta una differente, e legittima, modalità di estinzione del debito».
«Il Comune di Pisa, prosegue l’istituto di vigilanza privato, avrebbe potuto valutare le nostre controdeduzioni con la propria discrezionalità (come da indicazioni dell’ANAC e come previsto dal codice degli appalti) e gestire in autonomia l’intera vicenda, anche con eventuali ed ulteriori approfondimenti, ma invece non lo ha fatto, valutando in modo rigido ed intransigente. Per quanto riguarda invece il servizio delle sentinelle svolto per il Comune di Cascina fino al 31.12.2019 è doveroso precisare che al tempo delle due aggiudicazioni delle gare di appalto ( 09.11.2018 , servizio svolto in via sperimentale dal 01.12.2018 al 12.01.2019 e 29.04.2019 , servizio iniziato il 02.05.2019 e terminato il 31.12.2019) il Corpo Guardie di Città ha sempre rispettato ed onorato gli obblighi fiscali e che per tali servizi ha ricevuto dal Comune di Cascina un importo complessivo di € 35.870,00 e non di oltre € 80.000,00 come ha dichiarato il Partito Democratico», conclude il Corpo Guardie di città.