ESCLUSIVA Cascina Notizie: parla l'Imam di Pisa Mohammad Khalil
L'Imam di Pisa raccoglie l'invito al dialogo ma, dice, servono fatti concreti. Nessuna contrapposizione stadio - moschea
Sembra un giorno come tanti altri nell’area all’angolo fra Via del Brennero e Via Chiarugi nella zona nord del quartiere di Porta a Lucca, quasi al confine con il Comune di San Giuliano Terme, ma sul quel fazzoletto di terra, da giorni al centro delle discussioni, si lavora sodo, «prima di tutto per il decoro della città», come affermato dall’Imam di Pisa e presidente del centro culturale Islamico Mohammad Khalil che siamo andati a trovare.
Nessuna contrapposizione fra Stadio e Moschea: «questo terreno lo abbiamo acquistato nel 2012», afferma Khalil e la riqualificazione dell’Arena Garibaldi non era all’ordine del giorno.
Nella video intervista rilasciata a Massimo Marini, Khalil spiega perché la sentenza del TAR per la sua comunità, che conta quasi 6.000 persone, tutte ben integrate nel tessuto sociale cittadino, rappresenta una vittoria, ma non chiude la porta al dialogo con le istituzioni, raccogliendo così l’appello lanciato dal segretario cittadino della Lega Edoardo Ziello questa mattina a mezzo stampa.
Stadio e Moschea insieme si può, serve la volontà politica che il TAR con la sua sentenza potrebbe aver stimolato. Pisa ha bisogno di uno stadio che rispecchi la sua tradizione e la sua storia calcistica, la libertà di culto è un diritto scritto nella costituzione italiana se il dialogo parte su queste basi trovare la quadra è possibile. Del resto il presidente Corrado fu il primo a manifestare dubbi sul collegamento stadio - moschea nella stessa variante, dubbi espressi successivamente dall’stesso assessore all’urbanistica Massimo Dringoli, ora si gioca a carte scoperte, serve un accordo, una soluzione che non allunghi i tempi per la nuova Arena Garibaldi e che permetta ad una comunità di 6.000 persone di esercitare il proprio diritto sancito dalla costituzione.