Incivili e vandali a Capannoli. Cecchini: "Sconfitta per le famiglie e per la società"
Forze dell'ordine al lavoro per scoprire gli autori. La sindaca Cecchini non ha dubbi: "Sono i medesimi difesi dai propri genitori"
Le continue vandalizzazioni di diverse aree pubbliche di Capannoli sono diventate un caso.
Ed ora, che la situazione è sfuggita di mano, gli autori dei danni provocati al parco pubblico e al fontanello dell'acqua potabile di Capannoli, pagheranno per le loro "marachelle", elevate giustamente da tutti gli osservatori a veri e propri atti vandalici.
Per la sindca di Capannoli e presidente dell'Unione Valdera Arianna Cecchini, però, le colpe dei figli sono da far ricadere sui genitori, spesso, pronti a difenderli anche se colti in fallo.
Per la Cecchini gli episodi registrati in paese sono una sconfitta per tutti: sia per i genitori che per la nostra società.
Scrive Arianna Cecchini
Come spesso accade si sprecano fiumi di chiacchiere e offese su episodi da condannare, senza se e senza ma.
Non è di destra né di sinistra la buona educazione che neanche dovrebbe far pensare di utilizzare il fontanello dell'acqua pubblica per altri usi se non quello di dissetare noi e le nostre famiglie; chi ha sbagliato pagherà, non vi è dubbio.
Il tempismo di chi è pronto ad immortalare certi attimi mi sorprende.
Sulla sicurezza non si scherza: Acque SpA che gestisce il fontanello, ha subito attivato la sanificazione, come richiesto dal Comune.
Sui vandali, perché così dobbiamo chiamarli, che danneggiano cartelli, muri e altri beni pubblici, questa società ha una grossa responsabilità.
Il degrado umano e culturale che abbiamo davanti è la sconfitta del valore della famiglia e del ruolo, centrale, che dovrebbe avere la scuola.
Purtroppo è stato scelto di impoverire la scuola oramai da anni (sotto tutti i punti di vista) e le famiglie si sono accanite verso quei docenti troppo "severi" fino a giustificare i figli.
Purtroppo quegli stessi genitori sono coloro che ogni giorno delegittimano il ruolo delle istituzioni ed il lavoro prezioso delle forze dell'ordine, coloro che non rispettano il senso unico o non si fermano per far attraversare il pedone sulle strisce. L' educazionecivica è altra cosa.
La videosorveglianza può essere un deterrente, e se non avevamo avuto lo stop causa Covid sarebbe già stata attiva in molte aree pubbliche, ma non può e non deve essere la soluzione.
Piuttosto, i ragazzi richiamati dalle forze dell'ordine sono i medesimi che i propri genitori hanno difeso prima perché offendevano l'amichetto scherzando, poi perché deridevano il compagno più piccolo (che dopo si è scoperto bullizzato), più tardi perché il casco rovinava il gel, oggi perché indossare la mascherina non è fashion.
#ilrispettodelleregole
Foto da Facebook