Confesercenti sulla Fiera di Cascina: "Si farà, da noi atti concreti non slogan"
L'associazione di categoria risponde per le rime a Confcommercio.
La Fiera di Cascina sarà fatta, mentre tra le associazioni di categoria è guerra aperta.
Confesercenti risponde per le rime ai tanti e diffusi (a volte anche scomposti) attacchi subiti negli ultimi tempi.
Scrive Confesercenti
“Recuperare la Fiera di Cascina (seppure in formato ridotto) è stata una richiesta di Anva Confesercenti Toscana Nord per sostenere concretamente gli ambulanti al di là dei facili e vuoti slogan. Ci siamo adoperati insieme all'amministrazione comunale di Cascina, che ringraziamo nelle persone del sindaco Dario Rollo e dell’assessore Patrizia Favale oltre al personale degli uffici, per recuperare l'appuntamento. Cosa che è puntualmente avvenuta”.
E’ Marco Marinai, responsabile Settore Fiere di Anva Confesercenti Toscana Nord, a sgombrare il campo da “fantasiose ipotesi di annullamento della fiera – aggiunge -, ipotesi lanciate da chi per gli ambulanti non sta facendo niente. Ci siamo adoperati di concerto con l’assessore Favale per far mantenere gli spazi esterni dei vari locali (pizzerie, bar, ristoranti, pub) in modo da permettere loro di svolgere regolarmente il loro servizio. Un modo per coniugare commercio ambulante e commercio a posto fisso. Crediamo che in questo momento così particolare, tutti devono remare nella stessa direzione trovando una sana e fruttifera collaborazione fra tutte le tipologie di esercenti. Rivendichiamo con orgoglio di aver posto la nostro firma, l’unica, sulla richiesta al Comune di far ripartire tutte le fiere nel comune di Cascina oltre a quella di sabato: Santa Lucia, Navacchio, San Casciano e la Fiera della Zizzola”.
E’ invece il responsabile Anva Confesercenti Toscana Nord Claudio Del Sarto a rispondere poi in maniera perentoria a Confcommercio. “Chi critica non conosce la realtà delle fiere, dei mercati e dei bisogni dei pubblici esercizi. Evidentemente il criticare il lavoro altrui rimane la cosa più veloce da fare e soprattutto quella più semplice senza sporcarsi le mani sul campo. Per questo non prediamo lezioni da chi, per sua stessa ammissione alla presenza dell’assessore Favale, non era nemmeno a conoscenza dello svolgimento della fiera dell’11 luglio. E da chi nelle ultime settimane – conclude Del Sarto - ha collezionato solo brutte figure sui mercati di Navacchio, Santa Croce, Castelfranco di Sotto e San Giuliano. Vantandosi poi di aver organizzato una festa per pochi eletti a San Rossore, a scapito della tradizionale fiera di San Ranieri, che ha lasciato senza lavoro tanti operatori che speravano di riprendere la loro attività dopo il lungo lockdown. Ma ormai è chiaro a tutti che la nostra associazione è diversa ed i fatti lo dimostrano”.