Dringoli al vetriolo contro l'opposizione
È ancora il piano strutturale d'area a sollevare polemiche. L'assessore risponde alle critiche giunte dall'opposizione
Continua il botta e risposta fra maggioranza e opposizione in merito all’approvazione del piano strutturale d’area circoscritto ai soli comuni di Pisa e Cascina. È l’assessore all’urbanistica del Comune di Pisa Massimo Dringoli a rispondere alle critiche rivolte dai capogruppo consiliari sull’iter di approvazione. «Ha veramente dell’incredibile, dichiara l’assessore, leggere il comunicato dato alle stampe da 4 consiglieri (uno solo dei quali, Matteo Trapani, presente ai fatti contestati) con il quale essi pretendono di esporre quanto accaduto nelle due riunioni della 1° Commissione Consiliare del 16 e 17 luglio stravolgendo la realtà e ribaltando completamente la successione degli eventi. Le accuse da loro espresse nei confronti sia della Giunta Comunale che degli uffici, sono così infondate che non meriterebbero neanche di essere controbattute, tanto più che sono espresse in evidente malafede e motivate solo dal desiderio di frenare l’iter di quel piano strutturale che la loro fazione politica non è stata capace di attivare neanche in dodici anni. Il rispetto dovuto ai cittadini che ci leggono, ci obbliga però a intervenire per far conoscere la realtà e smantellare l’ignobile castello di menzogne da loro costruito».
«Alla riunione della Commissione del 16 luglio convocata con l’ordine del giorno “Illustrazione del Piano Strutturale Intercomunale”, spiega Dringoli, erano stati invitati, oltre all’Assessore all’Urbanistica, anche la Dirigente dell’Urbanistica ed il Coordinatore dell’Ufficio di Piano, che, unitamente a tutto il personale del loro ufficio, avevano dedicato un anno di intenso lavoro alla redazione di un Piano nell’esclusivo interesse della città e quindi avrebbero potuto, meglio di chiunque altro, esporne i contenuti e chiarire ogni dubbio. Ma i consiglieri rappresentanti della Minoranza hanno subito contestato la stessa convocazione della Commissione, in quanto, secondo loro, non avevano ricevuto in tempo utile le oltre 80 tavole e le centinaia di pagine degli elaborati di piano. Rifiutando quindi che questi venissero loro illustrati da chi ben li conosceva esaminandoli uno per uno sullo schermo di un computer o in formato cartaceo, hanno sdegnosamente abbandonato la Commissione. Peggio ancora è avvenuto nella Commissione del giorno successivo, pure convocata in Sala Regia dove era stato predisposto un proiettore ed uno schermo per facilitare l’illustrazione delle tavole. Adducendo scuse palesemente inconsistenti quali la mancata partecipazione alla Commissione degli Enti che avevano inviato contributi, delle Associazioni di categoria e degli Ordini Professionali - che erano stati invece tutti adeguatamente precedentemente informati e consultati nelle assemblee indette dal Garante dell’Informazione - hanno nuovamente rifiutato che venisse loro illustrato il Piano, ripetendo la sceneggiata dell’abbandono della Commissione».
«Ora che ad un comportamento come questo, tenuto in violazione di ogni principio di correttezza, senza alcun rispetto per le più elementari regole di democrazia, conclude l’assessore, faccia seguito un comunicato come quello pubblicato a mezzo stampa, in cui si ha la sfrontatezza di parlare di “Colpo di mano della destra sul piano Pisa-Cascina” è veramente inaccettabile. Il sovvertimento della realtà da parte di chi pretende di ergersi a paladino della democrazia mentre ha invece il solo scopo di impedire, o quanto meno ritardare, la conclusione di un percorso per l’adozione di un piano di cui la città ha urgente bisogno, deve essere denunciata e tutti i cittadini devono essere informati dell’incapacità che una parte politica mostra nella partecipazione al dibattito ed al confronto».