Altre 24 ore, ma le carte ora sono scoperte

Sport
Martedì, 23 Agosto 2016

Altre 24 ore, le ennesime di questa estate surreale. Un regista cinematografico, anche il più sadico, non avrebbe potuto produrre un copione più ansiogeno. Il confronto di San Rossore va in archivio insieme a quello di Palazzo Gambacorti di metà giugno e al patto di Gallarate di inizio luglio. Qualche chiarimento, tardivo a dire il vero però lo ha prodotto: adesso tutti giocano a carte scoperte, forse.

Britaly Post ha dichiarato la cedibilità del Pisa. Permetteteci il primo forse. Sarà cessione reale, o solo presunta? Se vendessero ad Equitativa certamente si, se vendessero ad Italpol nutriamo seri dubbi. Vista la parentela dei Petroni con Giulio Gravina, è quantomeno lecito avere dei dubbi. Britaly post ha anche dichiarato il prezzo di vendita: 7,5 milioni di euro. Su questa cifra l'algoritmo torna esattamente alla questione precedente: vogliono davvero vendere il Pisa? La cifra è di quelle importanti a maggior ragione se si considera che solo un mese e mezzo fa la quotazione era stata fissata 2 milioni più in basso, a 5,5 milioni di euro.

Cosa abbia fatto lievitare in così poco tempo il prezzo sfugge alla mente di chi scrive che non è un genio della finanza, ma al di la dei conti possiamo dire che adesso chi acquista si ritrova una squadra incompleta, con un allenatore dimissionario non ancora rimpiazzato, con una squadra demotivata ed incompleta a poche ore dalla chiusura del calciomercato e con personaggi quantomeno discutibili a libro paga.

Sul fronte di Equitativa c'è da dire che la volontà ad acquistare il Pisa è forte. I continui cambi di interlocutore, il Sindaco Filippeschi ne ha contati ben SEI in appena tre settimane, avrebbero scoraggiato chiunque, invece Equitativa aal tavolo c'è ancora ed ha messo sul piatto la propria offerta: 5,5 milioni di Euro, che è il valore del Pisa un mese e mezzo fa. Nè un euro in più ne un euro in meno.

Preso atto della differenza, fra 24 Equitativa formulerà una nuova offerta che non coinciderà con la richiesta, ma sarà certamente allettante. Potrebbe trattarsi di un milione in più che porta l'offerta a 6,5 milioni. Da che mondo è mondo le trattative si portano a buon fine con la volontà di entrambi: io vengo incontro a te e te vieni incontro a me. Tradotto: io Equitativa metto sul piatto un milione in più, tu Britaly Post rinunci ad un milione e ci si incontra a metà strada. Funziona così, a meno che.... a meno che non ci sia di mezzo altro, e per altro si intendo la volontà di vendere, ma di farlo solo agli “amici” di ItalPol.

Una cessione che verrebbe vista dalla città come una cessione di facciata, una cessione che non verrebbe accettata ne dalla piazza ne dalla squadra che sarebbe pronta ad ammutinarsi con i giocatori pronti a fare la fila per la rescissione del contratto. Ma davvero Italpol vorrebbe comprare una scatola vuota, un club senza tifosi e giocatori a poche ore dall'inizio del campionato? Se così fosse allora vuol dire che qualcosa ci sfugge, e se ci sfugge significa è qualcosa che va al di la delle logiche del calcio e dello sport.

Chi ama la combinazione sport-calcio non si sognerebbe mai di distruggere quello che Gattuso e i suoi ragazzi miscelati con un pubblico fantastico hanno conquistato con fatica, sudore e tanto merito nella stagione scorsa.

massimo.corsini