Dana: rinunciamo all'acquisto del Pisa

Sport
Giovedì, 25 Agosto 2016

Pablo Dana annuncia, in un suo intervento a 50 canale, che il suo gruppo intende ritirarsi dalla corsa all'acquisto di AC Pisa 1909.

L'ennesimo rinvio da parte di Britaly Post ha scatenato la rabbia del rappresentante del fondo d'investimento e francamente anche noi facciamo fatica a capire quella che è la strategia di Britaly Post. O meglio, la capiamo molto bene: il piano di Petroni, che dagli arresti domiciliari ha guidato le file di questo squallido teatrino, era quello di consegnare il Pisa agli "amici" di Italpol. Un affare fra parenti che otterrà il solo scopo di allontanare il Pisa da Pisa.

Il teatrino petroniano adesso prevederà la cessione del club al gruppo di Giulio Gravina (ex cognato), con buona pace sopratutto delle istituzioni calcistiche, e non solo, che in queste ultime 48 ore si sono molto prodigati per portare la trattativa a compimento.

Adesso il Pisa prenderà il volto dei "disoccupati" che si stanno allenando adesso dalle parti di Avellino, calciatori arruolati in fretta e furia da Giuseppe Tambone, personaggio negl'ultimi tempi nell'occhio del ciclone della giustizia sportiva per comportamenti passati non certo esemplari.

Quel che è certo è che il Pisa non giocherà a Pisa, e ci auguriamo che sia anche l'istituzione cittadina a negare con forza l'uso degli impianti sportivi, a cominciare dall'Arena Garibaldi, a Britaly Post-Italpol, vista anche la mancanza di rispetto perpetrata anche nella mattinata del 25 agosto quando ad una riunione in Prefettura nessun dirigente ha pensato bene di presentarsi.

Salvo colpi di scena a sipario ormai chiuso, la favola è finita, il lieto fine non è arrivato e l'assassino del calcio a Pisa porta un nome ed in cognome: Fabio Petroni, ovvero quello che verrà risordato come il peggior presidente della storia della società nerazzurra

massimo.corsini