Caso Moschea: il Comune di Pisa ha dovuto riavviare procedimento

Cronaca
PISA e Provincia
Martedì, 1 Settembre 2020

Dopo la sentenza esecutiva del Tar il Comune messo in mora dalla Soprintendenza ha dovuto riavviare il procedimento

Torna d’attualità il caso moschea. A rimetterlo al centro dell’agenda politica sono i consiglieri del Partito Democratico Olivia Picchi e Vladimiro Basta che rendono nota una comunicazione della soprintenzenza, risolta al Comune di Pisa, nella quale emerge la messa in mora dell’istituzione pisana con il conseguente riavvio del procedimento.

«Questo è quello che emerge dalla comunicazione del 4 agosto scorso che la Soprintendenza ha inviato al Comune di Pisa. Ora si può ritenere che la Soprintendenza, che deve rispettare a sua volta la sentenza del Tar,  riproponga il parere positivo con alcune prescrizioni che era stato stoppato dalla dirigenza del Ministero durante il governo "Lega-M5s".  È sconcertante che questa maggioranza, oltre ogni evidenza, continui nella sua propaganda "con noi mai la Moschea a Pisa"; una presa in giro sulla pelle e sulle tasche dei cittadini», affermano i due consiglieri Dem.

«Il comune è sempre più stretto nei suoi obblighi e gli amministratori che contrastano un diritto confermato dalla sentenza sono sempre più esposti al risarcimento del danno provocato, attaccano Olivia Picchi e Vladimiro Basta. Perché in questi casi, com'è giusto, non deve pagare la collettività ma chi, ha fatto un sopruso nella piena consapevolezza di farlo. Come la sentenza attesta in tutta evidenza».

«La perseveranza con cui Conti continua a raccontare una storia che non esiste la dice lunga su quello che questa giunta intende come amministrazione. A questo aggiungiamo tutta la nostra preoccupazione sui risvolti che questa vicenda può avere sulla realizzazione dello Stadio dove non c'è ancora chiarezza su come il Sindaco intende risolvere la questione, battute giornalistiche a parte ovviamente», concludono i due consiglieri

redazione.cascinanotizie