Il Questore Paolo Rossi saluta Pisa e la sua provincia

Cronaca
PISA e Provincia
Martedì, 20 Ottobre 2020

Siamo soddisfatti del lavoro svolto, Pisa ha confermato di essere la seconda realtà toscana e di avere un tessuto sociale saldo

Periodo di saluti per il Questore di Pisa Paolo Rossi, promosso da dirigente superiore a dirigente generale della Questura di Cagliari. Per Paolo Rossi, ospite questa mattina di Punto Radio, a Pisa sono stati poco più di due anni e mezzo al servizio della città (si era insediato l'8 gennaio 2018). "Una bella soddisfazione - dice Paolo Rossi - una bella promozione e la conferma della massima fiducia concessa dal Capo della polizia al mio lavoro".

Apprezzato per pacatezza e presenza sul territorio, l'ormai quasi ex Questore di Pisa ha spiegato il segreto del suo lavoro: "Gli attestati di stima ricevuti mi hanno fatto molto piacere, non è sempre semplice con il mio lavoro. Credo che significhi una cosa, che ho fatto quello per cui mi era stato dato mandato mettendoci la faccia, con tranquillità e serenità, nel rispetto delle regole. Sia con fermezza che, dove era necessario, con elasticità".

Ma quale eredità lascerà al prossimo Questore di Pisa: "Un'eredità importante - prosegue Rossi - perché la città come la provincia, si confermano la seconda realtà della Regione, attenzionatissima anche a livello centrale. Una realtà effervescente con tante possibili criticità. Però, credo che Pisa e la sua provincia, abbiano confermato di avere un tessuto sociale saldo, forte, non trascinabile in derive particolari. Questo tenuto conto sia della pandemia, ad esempio con la chiusura delle università, che della crisi del turismo, o delle elezioni che hanno portato ad un cambio di amministrazione dopo 70 anni di continuità". Per Paolo Rossi la gestione delle possibili emergenze è passata anche da quella delle diverse campagne elettorali approntate sul territorio. "Qua a Pisa - continua - alcuni ministri hanno fatto campagna elettorale con assiduità. Tutto compreso, quindi, possiamo essere soddisfatti, non abbiamo mai avuto problematiche rilevanti di ordine pubblico".

Per il Questore di Pisa tutti hanno potuto dire la propria: "Tutti hanno potuto manifestare, esprimendo, giustamente, anche la propria ideologia (cita Canapisa). Ma non abbiamo mai avuto vere problematiche. Tutti hanno partecipato, ma in modo pacifico, nelle regole e con senso civico. Porto ad esempio la campagna elettorale per le regionali a Pontedera con Matteo Salvini da una parte e dall'altra parte della strada, la manifestazione degli oppositori".

Paolo Rossi elogia anche il tifo organizzato nerazzurro, "una tifoseria - sottolinea - consapevole. Molto effervescente, ma che ha capito cosa si può e cosa non si può fare. In occasione dei derby con il Livorno non abbiamo mai avuto problemi, neanche quando fu deciso in poche ore di giocarlo a porte chiuse per il Coronavirus".

Il Questore di Pisa ha poi detto la sua sulla movida: "Un problema non solo pisano, ma di ogni città. Una questione che riguarda la gestione delle piazze e di tutto il territorio. I servizi per le strade, anche in collaborazione con i Carabinieri, ci sono. Potrebbero essere di più, ma facciamo il meglio che possiamo con quello che abbiamo a disposizione. Abbiamo multato, altri li abbiamo "educati" a rispettare le regole".

In conclusione Paolo Rossi parla del fatto e di ciò che è invece rimasto da fare: "Dal punto di vista logistico - dice - abbiamo fatto molto, rimettendo in piedi una caserma degli anni '30. Il rammarico è che con più fondi, la nostra caserma sarebbe potuta diventare davvero bella ed efficiente. Sulla sicurezza pubblica, abbiamo fatto bene. Forse avremmo potuto contrastare maggiormente la microcriminalità, un fenomeno in continuo calo, ma che le persone percepiscono come un problema. Con più risorse, avremmo potuto aumentare anche la sicurezza percepita delle persone".

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redazione.cascinanotizie