Scuola, rischio contagio: "Docenti costretti a non rispettare le misure anti-Covid"

Cronaca
PISA e Provincia
Lunedì, 26 Ottobre 2020

Lo scrivono Rete Pas, Cobas Scuola e Unicobas Scuola che chiedono il potenziamento di tutte le misure previste per affrontare la pandemia tra i banchi

Al centro della lettera inviata a Regione Toscana, Provincia di Pisa, Usl Toscana nord-ovest e provveditorato, i ritardi nell'attivazione degli isolamenti fiduciari dei professori entrati in contatto con alunni positivi Covid-19. Il ritardo nella comunicazione di questi casi, riporta la lettera, "è gravissimo", perché può "mettere a rischio la salute di molte persone". Da questa denuncia, allora, parte la richiesta di maggiore attenzione e del potenziamento di tutte le misure previste per affrontare al meglio la pandemia in ambito scolastico: maggiore tracciabilità dei positivi e attivazione immediata dei tamponi rapidi per studenti e docenti.

 

Riporta la lettera

Negli ultimi giorni si stanno verificando situazioni di difficile gestione riguardo l'attivazione dell'isolamento fiduciario dei/delle docenti che hanno avuto contatti con alunni/e positivi al Covid-19. In pratica, a causa dei ritardi nella comunicazione ai docenti dell'avvio dell'isolamento in seguito al tracciamento dei contatti stretti, i/le docenti e i/le Dirigenti scolastici/che si trovano spesso nella condizione di essere a conoscenza del contatto con positivo ma di non vedersi attivare il provvedimento di isolamento se non dopo alcuni giorni. I/Le DS non possono fare provvedimenti per isolare il personale perché si tratterebbe di provvedimenti sanitari che non rientrano nelle loro competenze; al tempo stesso però si prendono una gravosa responsabilità nel non avvisare il personale e nel non isolarlo, perché potrebbero concorrere all'aumento di contagio. I/Le docenti, allo stesso modo, se vengono a sapere di aver avuto contatti con un positivo non possono non segnalarlo; ma se il provvedimento della ASL non arriva e il DS non può isolarli si trovano in una situazione di totale impotenza. In pratica, paradossalmente, non possono né andare a scuola né restare a casa.

In mancanza della comunicazione della ASL, docenti e DS non sono quindi messi in condizione di poter rispettare le misure di contenimento del contagio, loro malgrado. Ciò è gravissimo in generale, ma lo è ancora di più in ambiente scolastico, dove carenze di questo tipo possono mettere a rischio la salute di molte persone.

La Ordinanza Regionale 92 stabilisce che l'ASL deve avvertire il PdF/MMG “tempestivamente”; conosciamo bene il carico di lavoro attuale dell'azienda sanitaria, ma non ha senso che non sia stato organizzato un aumento del personale e delle risorse in previsione dell'inverno, della riapertura delle scuole e della seconda ondata del virus. I medici, i DS, i docenti non possono colmare il vuoto che si viene a creare se la ASL comunica con alcuni giorni di ritardo i provvedimenti di isolamento.

Chiediamo che sia subito potenziato il servizio in modo che i provvedimenti sanitari di isolamento siano comunicati immediatamente. Chiediamo inoltre che siano attivati con la massima urgenza i tamponi rapidi per studenti e personale scolastico e che siano istituiti i presidi sanitari nelle scuole come previsto dalla normativa. E' necessario farlo, per arginare catene di contagi e per garantire la didattica proteggendo al tempo stesso gli studenti, le studentesse e tutto il personale scolastico.

PAS Pontedera Pisa Livorno
Cobas Scuola di Pisa e Livorno
Unicobas Scuola Livorno

 

redazione.cascinanotizie