Remaggi Cascina, aumentano i casi di positivi tra anziani e personale
La CGIL di Pisa fa il punto sulla situazione dei contagiati all'interno della RSA "Remaggi" di Titignano-Cascina, comunicando che il numero è in aumento
Nella giornata di ieri si è aggravato il numero di pazienti positivi presso l'APSP Remaggi di Navacchio, arrivando a 44 , e 16 operatori positivi (in larghissima parte non sostituiti).
Risulterebbe inoltre il decesso di un ospite trasferito in ospedale, ed al momento circa 22 negativi .
I numeri tuttavia, sono destinati a rapide variazioni.
I pazienti risultati positivi che allocavano nell'edificio B, nel pomeriggio di ieri sono stati trasferiti dal personale dell'ente, nell'edificio A COVID.
Ad oggi permane la carenza di personale sia infermieristico che addetto all'assistenza, rispetto al numero di pazienti, in considerazione anche della dislocazione degli ospiti su piani diversi , ed è ancora insufficiente il supporto di personale inviato dall'ASL.
I lavoratori inoltre, lamentano la non adeguatezza degli spazi e dei presidi in ambedue gli edifici .
Lunedì scorso, abbiamo fatto un incontro con l'amministrazione comunale, nell'ambito del quale le OO.SS hanno chiesto al Sindaco di valutare il subentro dell'ASL nel reparto COVID ( richiesta condivisa e puntualmente formalizzata alla SDS) e un rafforzamento del personale anche nell'edificio B, in quanto ormai i turni di lavoro prevedono deroghe sistematiche ed ordinarie ai riposi, e frequentemente operatori da soli in turno e gravosi carichi di lavoro .
Abbiamo anche invocato la necessità di una Direzione sanitaria, con adeguate competenze.
Nonostante quindi i dati dei positivi siano in crescita, non ci risulta sia ancora avvenuto il subentro dell'ASL , in quanto al momento pur essendo state esperite le formalità dalla Direzione della SDS Pisana, ci vengono riferite, criticità al reperimento delle necessarie figure professionali.
In virtù delle recenti ordinanze Regionali, e dei parametri di personale individuati per la gestione delle RSA COVID, chiediamo con urgenza all'ASL, di ottemperare a quanto dovuto.
Pur nella consapevolezza che a tutti i cittadini devono essere garantiti i servizi sanitari, in questo momento di emergenza, l' ASL se non l'ha già fatto, deve assolutamente assumersi la responsabilità di individuare le priorità.
La sospensione delle attività elettive e/o differibili, comprensibilmente è una scelta difficile e dolorosa, ma in certi casi imperativa.
Se così non fosse, le ordinanze regionali, rischiano in qualche caso di diventare carta straccia, schiacciando e abbandonando a se stessi pazienti e lavoratori.
25 novembre 2020
FP CGIL Pisa
Sonia Antoni
Precisamente ad oggi il personale riferisce il seguente rapporto tra operatori e ospiti in turno :
EDIFICIO A COVID, 45 OSPITI distribuiti su 2 piani
TURNO DI MATTINA
1 infermiere , 2 OSS (1 per piano)
TURNO POMERIDIANO, come turno di mattina
TURNO NOTTURNO , 2 OSS su due piani , nessun infermiere
EDIFICIO B ad oggi NO COVID