"Diritti al cuore" il 17/9 in piazza per le Unioni Civili
“Diritti al cuore”, un gioco di parole per indicare l’importanza del rispetto dei diritti per tutte le persone e l’importanza dei sentimenti che nessuno deve calpestare. Con questo slogan si terrà, sabato 17 settembre, a partire dalle ore 17:30, in Piazza dei Caduti a Cascina, una manifestazione per promuovere la recente legge sulle Unioni Civili. Ospiti della manifestazione pubblica la senatrice, prima firmataria della legge, Monica Cirinnà ed uno degli estensori del testo, il Senatore Sergio Lo Giudice. Saranno presenti il Presidente Nazionale Arci Francesca Chiavacci, il segretario nazionale di Arcigay Gabriele Piazzoni, la presidente dell’Associazione Consultorio transgender Regina Satriano, la Presidente Nazionale Arcilesbica Roberta Vannucci e l’esponente di Sinistra Italiana Paola Natalicchio. Ad organizzare l’evento tutto il centro sinistra cascinese PD, Sinistra per Cascina, Casciniamo, Cittadini per Cascina, Riformisti per Cascina. “Vogliamo promuovere la conoscenza di questa legge e lo facciamo con chi l’ha pensata e scritta e con chi ne potrà usufruire”, esordisce Cristina Conti, Segretario Comunale del PD, “La Sindaca Susanna Ceccardi non può dire che quella legge non sarà applicata nel Comune da lei diretto, il suo è un obbligo istituzionale, ma soprattutto lede un diritto civile stabilito anche dalla Costituzione.” Nella conferenza stampa di presentazione della manifestazione ritroviamo un centro sinistra ricompattato dopo la batosta elettorale. “E’ una legge che finalmente ci riporta in linea con gli altri paesi europei” hanno ribadito in coro Adriana Conte di Casciniamo, Francesca D’Anteo di Cittadini per Cascina, Giorgio Catelani di Sinistra per Cascina e Carlo Salati dei Riformisti per Cascina. Al contempo hanno invitato tutta la cittadinanza a partecipare a questo importante momento per far ripartire un percorso che il Comune di Cascina aveva iniziato nel 2011 con l’istituzione del Registro delle Unioni Civili, in cui si erano iscritte circa cinque coppie, alcune delle quali già nei prossimi mesi chiederanno al Comune di Cascina di applicare una legge dello Stato Italiano.