Assalto al Congresso Usa. Il post della Ceccardi per i pro Trump diventa un caso
Migliaia di commenti indignati, interviene anche la politica locale e regionale, ma la "Leonessa" non perde il sostegno di alcuni esponenti della Lega pisana e cascinese. Poi tira in ballo i morti nazionali, nello specifico Carlo Giuliani
Il suo commento ai gravissimi fatti americani ha fatto indignare il web. La zambrigiana Susanna Ceccardi, ex sindaca di Cascina, europarlamentare della Lega uscita sconfitta nella corsa alla Regione Toscana di pochi mesi fa, tra le "preferite" del segretario del Carroccio Matteo Salvini, aveva atteso diverse ore prima di prendere la parola sul tentato golpe statunitense.
Il tempo preso per riflettere sul da farsi, però, per lei che da sempre sostiene con forza Donald Trump, non sembra averla aiutata nella scelta delle parole. Ed intorno alle 19.30 di giovedì 7 gennaio, quando ormai tutto il mondo aveva denunciato le "colpe" dell'ex presidente statunitense, ha comunque deciso di pubblicare un post su Facebook, dedicato ai quattro morti degli scontri conseguenti al tentativo di presa dal Congresso americano da parte di alcuni facinorosi estremisti, sostenitori trumpiani (diventati cinque con il decesso di uno dei poliziotti rimasti feriti negli scontri ndr).
"I morti in America dopo gli scontri sono ben 4 - scrive Ceccardi. Tutti sostenitori di Trump. Si fosse trattato al contrario di una manifestazione di sinistra questi 4 sostenitori sarebbero stati già dei martiri contro lo Stato che réprime la libertà di pensiero. Invece erano di destra, quindi facinorosi. Ashli Babbit è una delle vittime, era una veterana delle forze armate. Era disarmata quando è morta".
Parole quelle della leghista Susanna Ceccardi, diventate subito un caso sul web, con più di 8 mila commenti, reazioni e circa 1600 condivisioni. Commenti in larghissima percentuale negativi e indignati per la presa di posizione a sostegno dei "terroristi" trumpiani, difesi e messi a confronto con ipotetici morti di sinistra.
Un post che non è passato inosservato anche ai rappresentanti della politica locale e regionale.
Tra i primi ad intervenire Michelangelo Betti, sindaco del Partito Democratico di Cascina: "Questa pagina ha sempre contenuti di profilo istituzionale, ma eventi fuori dall'ordinario possono portare a fare eccezione. È deplorevole che un'esponente politica che ha avuto la fiducia degli elettori utilizzi questo credito per cercare di far consenso sui morti, per parlare di destra e sinistra e per chiudere, nel peggiore dei modi e dopo 24 ore, il suo silenzio sui fatti di Capitol Hill. Causati da Donald Trump".
Contro il post della Ceccardi anche Simona Bonafè, europarlamentare e segretaria del Partito Democratico toscano: "Quando ci sono vittime, come è successo ieri sera negli scontri a Capitol Hill, dovremmo avere tutti la decenza di stare in silenzio. E invece c’è chi non solo perde un’occasione per tacere, ma mette sullo stesso piano persone morte per le loro idee o perché protestano pacificamente in piazza, con persone che hanno letteralmente assaltato la sede della democrazia americana. Avevamo chiesto alla Lega la presa di distanza da chi ha fomentato le violenze di ieri sera, invece addirittura stila la classifica delle vittime in base al colore politico".
Fa specie, invece, il sostegno a Susanna Ceccardi arrivato da alcuni politici pisani, come la presidente della Società della Salute area pisana Gianna Gambaccini o all'ex candidato al comune di Cascina Leonardo Cosentini, intervenuti sul post pubblicato su Facebook con dei "mi piace".
Aggiornamento ore 11
Susanna Ceccardi non ci sta e con un nuovo post su Facebook scatena le nuove reazioni del web. Questa volta l'europarlamentare leghista se la prende con i morti nazionali, nello specifico Carlo Giuliani e la sua "beatificazione" da parte degli ipocriti.
"Sia ben chiaro, io condanno sempre la violenza. Nella mia vita ho partecipato a decine di manifestazioni e sempre in maniera pacifica. Piuttosto, ho subito diverse aggressioni da parte dei facinorosi di sinistra, sempre denunciati e qualche volta condannati.
Ma condanno anche l'ipocrisia, sempre più presente nel dibattito.
Chi ha sostenuto la beatificazione di Carlo Giuliani ucciso mentre scagliava un estintore verso una camionetta dei carabinieri e che ha in seguito ricevuto onorificenze, monumenti, intitolazione di un'aula del parlamento (quella del PCI) , perché non fa altrettanto con i fatti di Washington?
Cari compagni convertiti di recente al moderatismo, se non riuscite a capire la provocazione politica di un post che cerca di richiamare all'appello le vostre coscienze, non siete solo ipocriti ma anche stupidi".