Municipale di Pisa nei guai per la "Falsa aggressione" di un 40enne
Da accusatori ad accusati. La Polizia Municipale di Pisa dovrà rispondere delle modalità usate nel fermo e delle testimonianze di alcuni agenti
Guai in vista per alcuni agenti della Polizia Municipale di Pisa, passati da accusatori ad accusati nel processo ad un senegalese di 40 anni, che lo scorso anno, in pieno centro cittadino, fu prima fermato e poi inseguito fino al fermo avvenuto in via Bovio, con l'accusa mossa dai vigili pisani di non volere dare le proprie generalità.
L'uomo fu accusato anche di aggressione e resistenza a pubblico ufficiale, ma da ieri e dopo la sentenza della giudice Elsa Iadaresta, sono invece gli agenti pisani a finire sul banco degli imputati, sia per le modalità del fermo avvenuto, che per le testimonianze fatte sui fatti che avevano portato al fermo del 40enne.
Sul caso si è concentrato anche il comunicato di Diritti in Comune, che chiede un'indagine interna la copro di Polizia Municipale e l'audizione in Prima Commissione di controllo e garanzia del comandante della Municipale pisana.
Scrive Diritti in Comune
Falsa aggressione agli agenti della PM: si apra indagine interna, il Sindaco chieda alla Procura di fare subito chiarezza
Un uomo di origine senegalese, accusato dagli agenti della Polizia Municipale di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, è stato assolto. In realtà era stato lui a essere stato aggredito e buttato a terra dagli agenti, senza che avesse fatto nulla. Lo hanno dimostrato le immagini di un video acquisite dal Tribunale di Pisa: le testimonianze degli agenti sono state così seccamente smentite, tanto che il giudice ha ritenuto opportuno inviare alla Procura il tutto, per approfondire eventuali ipotesi di reato da parte loro.
Si tratta di fatti molto gravi. L’amministrazione comunale ha il dovere di attivarsi immediatamente per ottenere completa chiarezza: non è accettabile che un normale controllo di documenti si trasformi in una “caccia all’uomo” con tre auto, sei agenti e un placcaggio a terra, per altro senza che la persona fermata abbia fatto nulla.
Per questo chiediamo all’amministrazione di avviare immediatamente un’indagine interna su quanto accaduto, anche al fine di valutare la costituzione di parte civile del Comune in un eventuale processo a sostegno della persona offesa.
Abbiamo anche chiesto l'audizione in Prima Commissione di controllo e garanzia del Comandante della Polizia Municipale, così come l'acquisizione delle immagini fornite dalla stessa Polizia Municipale, in cui si vede che non vi è stata alcuna aggressione nei confronti degli agenti.
Questo episodio lede gravemente l'immagine del Comune di Pisa e della stessa Polizia Municipale: a fronte della gravità di questo episodio, invitiamo il Sindaco Conti a chiedere al Procuratore della Repubblica di accertare subito i fatti.
Per evitare che simili episodi si ripetano occorre un cambiamento radicale. Denunciamo da tempo che questa amministrazione spinge sulla militarizzazione culturale e materiale della Polizia Municipale, e che la retorica poliziesca usata ripetutamente dalla Lega e dai suoi assessori sono semi avvelenati: il substrato che favorisce l'idea che si possa intervenire in modo violento nelle strade della nostra città e che questo sia sinonimo di “sicurezza". Non solo questo è inaccettabile in sé, ma produce insicurezza.
Noi sosteniamo da tempo una riconversione della Polizia municipale a metodi non violenti di intervento, ispirati alla mediazione sociale e culturale. Occorre investire nella formazione del personale allo svolgimento del proprio ruolo, anche culturalmente: il contrario di quanto ha fatto finora questa amministrazione.