La Sinistra Comunista per Cascina si propone come alternativa di governo

"Con una buona dose di autocritica dobbiamo constatare che l’auspicata uscita a sinistra dalla crisi non solo non è stata mai nemmeno accennata e anche a livello locale,  ha visto, invece un’inusitata controffensiva neoliberista che alla fine ha determinato l’uscita dalla maggioranza comunale del gruppo consiliare della Federazione della Sinistra". Così esordisce in un comunicato la sinistra comunista cascinese, gettando le basi per la nuova lista che si presenterà alle prossime elezioni.

"Cascina come Comunità ricca di persone portatrici sane di partecipazione, e dal tessuto sociale resistente - continua il comunicato - può diventare un cantiere di sperimentazione per nuove pratiche di economia solidale, di rigenerazione e recupero urbano e ambientale che pongano al centro i bisogni, a partire dal diritto al lavoro, all'abitare e alla cittadinanza per tutte e tutti, e la qualità della vita delle persone; un cantiere in cui sperimentare forme di contrapposizione alle logiche di mercato ed alla deriva individualista. Un luogo da cui scardinare i processi discriminatori del jobs act e del lavoro esternalizzato e per diffondere quindi i presupposti per sconfiggere il disegno conservatore insito nella manomissione della Costituzione. Un luogo dove si lavora per rimuovere la profonda cultura che genera una gerarchia tra uomini e donne lavorare sulla parità e reciprocità, per combattere comportamenti violenti,  e trasformare questa cultura, da subito, senza rimandare, attraverso la collaborazione con i centri antiviolenza".

"Su queste basi - conclude - i Comunisti di Cascina si impegneranno lealmente per un progetto alternativo di governo del Comune, proponendo una lista con i simboli storici del lavoro, un progetto aperto e coinvolgente per tutte le persone, le forze sociali, culturali e politiche che desiderano costituire una sinistra capace di ritornare a fabbricare speranze e realizzare progetti".