Senza pace, nuove buche sul ponte di Lugnano
La struttura di proprietà della Provincia di Pisa accusa ancora una volta l'enorme traffico di auto e mezzi pesanti. Urgono interventi risolutivi
Nuove buche sul ponte che attraversa l'Arno tra Lugnano e Cascina.
Era lunedì 16 dicembre 2019, quando dopo sei mesi di cantiere il ponte fu riaperto al traffico. Insieme alla riapertura, anche la piena riqualificazione della struttura di proprietà della Provincia di Pisa, due nuove piste ciclo-pedonali e la speranza che per moltissimo tempo non si sarebbe più parlato di cantieri e code infinite.
Ed invece, vuoi qualche errore nella stesura del bitume, vuoi la sfortuna (anche se chi scrive ci crede poco, soprattutto quando si parla di progetti da circa 1.2 milioni di euro ndr), il ponte di Lugnano ha continuato a disturbare il quieto vivere dei cittadini che ogni giorno lo utilizzano.
A gennaio 2020, poche settimane dopo l'inaugurazione dei lavori appena conclusi, il manto stradale iniziò a sbriciolarsi all'altezza dei "giunti", con buche e avvallamenti ripetuti sulle due carreggiate.
Il primo febbraio 2020, per la chiusura programmata e necessaria della struttura per le prove di collaudo, si decise anche di intervenire sulla carreggiata con delle “toppe”, poiché le asfaltature, come scrisse il presidente della Provincia Massimiliano Angori: “nei pressi dei giunti sono sempre difficoltose, così come mi hanno spiegato anche i tecnici della nostra struttura, per cui, per quanto la ditta abbia fatto un lavoro accurato, sono venute fuori per abrasione alcune buche”.
Arriviamo così marzo 2020 con i nuovi cantieri allestiti per il ripristino dell’intero tratto di asfaltatura stesa sopra al ponte e con il nuovo cantiere, regolato per tre giorni da un semaforo e reso possibile dal senso unico alternato istituito dalla Provincia di Pisa nelle giornate lunedì 2, martedì 3 e mercoledì 4.
Nel frattempo il Comune di Vicopisano era riuscito a trovare i fondi e a mettere in cantiere la realizzazione della rotatoria di Lugnano, proprio alla fine del ponte e che una volta ultimata, avrebbe definitivamente liberato quell’importante pezzo di Sp2 Vicarese dalle code create dal vecchio incrocio regolato da semafori. Lavori molto belli e funzionali, con la rotatoria inaugurata a settembre 2020 per la gioia di tutti gli automobilisti.
Anche in piena pandemia da Coronavirus il ponte tra Lugnano e Cascina ha continuato ad accogliere ogni giorno il via vai di auto e mezzi che dal Lungomonte raggiungono l’ingresso cascinese della Fi-Pi-Li e viceversa. Un flusso di macchine altissimo, fatto anche di moto e motorini, biciclette, pedoni e soprattutto Tir, indirizzati verso la zona commerciale e industriale di Noce.
A poco meno di un anno dal lavoro di messa in sicurezza delle buche, però, risiamo al punto di partenza, con avvallamenti e il principio di nuove e pericolose cavità. Le famose “buche”. Brutte, pericolose e lì a ricordarci che il tempo passa per tutti. Urgono interventi risolutivi.
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