Accordo Comune-Acque di Uliveto. L'opposizione accusa: "Persi 4 milioni di euro"
Pubblichiamo la nota inviata dal Gruppo Consiliare “Vicopisano del Cambiamento"
Pochi giorni fa avevamo riportato alcuni numeri della nuova convenzione siglata tra Comune di Vicopisano e Acque e Terme di Uliveto SpA, dal valore totale di 13,5 milioni di euro e valida per i prossisimi 25 anni, fino al 2045.
Sull'accordo, le modalità utilizzate per raggiungerlo e i "frutti" che spetteranno alla comunità di Vicopisano, scrivono oggi le opposizioni in consiglio comunale. Tra le altre cose, il comunicato a firma del consigliere Gian Matteo Giorgi del Gruppo Consiliare "Vicopisano del Cambiamento", riporta alcuni dati ed accusa l'amministrazione comunale vicarese di avere rinunciato con la nuova convenzione a "circa 4'000'000,00 di euro".
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Scrive Gian Matteo Giorgi del Gruppo Consiliare “Vicopisano del Cambiamento"
Oggetto: considerazioni su rinnovo convenzione tra Comune Vicopisano ed “acque e terme di Uliveto spa”
La presente per esprimere alcune considerazioni in merito all’argomento in oggetto quindi per cercare di fare capire a qualsiasi cittadino perché abbiamo alcune perplessità sia sul metodo che sul merito di questo rinnovo.
Credo sia innanzitutto doveroso fare una premessa prima di parlare dei puri aspetti economici: il giacimento termale di Uliveto e la società che lo gestisce sono senz’altro una risorsa primaria per il Ns comune, se non la più importante, sia per le casse dell’ente che per l’indotto lavorativo che generano, è quindi chiaro in quanto membri dell’opposizione non abbiamo nessun pregiudizio nei confronti di “acqua e terme spa”, ma siamo ben felici se la società ha un trend positivo che porti altrettanti riflessi sul territorio, rimanendo però fermi sulla nostra prerogativa, che è quella di curare l’interesse dei cittadini, che per questo ci hanno eletti.
Il primo aspetto che contestiamo è sicuramente il metodo usato dall’amministrazione per arrivare al rinnovo, caratterizzato da una trattativa praticamente riservata che ha visto come unici attori il Sindaco, il suo vice e la proprietà della Società. Siamo stati infatti spiacevolmente sorpresi quando abbiamo appreso tra varie comunicazioni del Sindaco in Consiglio che tutto era già stato fatto, senza una vera informativa all’ordine del giorno, senza un passaggio in Commissione Bilancio, senza praticamente lasciare spazio ad un minimo dialogo politico e democratico che avrebbe potuto portare qualche contributo migliorativo. Questo modo di agire ci ha lasciati veramente basiti, perché in un Comune dove si parla sempre e spesso di trasparenza, democrazia e condivisione questo è inaccettabile!
Entrando invece a grandi linee nel merito, quindi negli aspetti economici riscontriamo una notevole riduzione delle spese a carico della società: ad esempio per l’acqua imbottigliata in plastica il canone da 1,70 €/mc scende ad 1 €/mc (circa il 40% in meno), quindi basta moltiplicare i 70 centesimi di “sconto” per i circa 280'000 mq emunti per arrivare ad un minor introito di circa 200'000,00 € annui.
È vero, è stato concordato un contributo una-tantum da 3,5 milioni che però non basta a compensare le minori entrate, risulta infatti dalle nostre previsioni che la nuova concessione porterà nei 25 anni della sua durata entrate per circa 13,5 milioni mentre con le condizioni della precedente concessione le entrate si sarebbero attestate intorno ad i 17,5 milioni, è quindi chiaro che con le nuove condizioni rinunciamo a circa 4'000'000,00 di euro.
Non dilungandomi oltre nei particolari, che potremo approfondire in altra occasione, concludo dicendo che a mio avviso la nuova concessione è senz’altro peggiorativa, come lasciato intendere tra le righe dal Sindaco stesso, nelle poche parole espresse a riguardo in Consiglio, con la giustificazione che i tempi sono cambiati. A questo punto almeno due domande sorgono spontanee: “se la nuova concessione porta meno introiti all’Ente qual era l’interesse di rinnovarla 2 anni prima del termine? “(questo potrebbe addirittura prefigurare un possibile danno erariale che stiamo cercando di valutare insieme a tutti i colleghi di opposizione), perché non prolungare la trattativa, anche arrivando vicini alla scadenza della concessione stessa, magari coinvolgendo tutte le forze politiche per provare ad ottenere condizioni più vantaggiose?
Queste sono le domande che mi assillano continuamente e sulle quali cercheremo di fare chiarezza nell’interesse della nostra comunità, perché purtroppo mi fanno pensare all’ennesima occasione persa per i nostri cittadini”.