È regolare l'installazione delle antenne di telefonia mobile?

Cronaca
PISA e Provincia
Mercoledì, 10 Marzo 2021

Una questione sollevata dal comitato dei residenti nel quartiere di Santa Maria a Pisa

Prosegue il dibattito a Pisa sulle antenne di telefonia mobile. Il Comitato dei residenti di Santa Maria ha appreso dai mezzi di comunicazione che lo scorso sabato si è tenuta una manifestazione di protesta da parte dei residenti del quartiere Cep, i quali si sono opposti all’installazione di una antenna per la telefonia in Via Vecelio. «Al così detto FlashMob è intervenuto, tra gli altri, il Sindaco Michele Conti, il quale ha dichiarato che: “I residenti francamente hanno ragione: quell’antenna, autorizzata da un percorso squisitamente tecnico, posizionata vicino alle case e accanto all’argine del fiume, lì non ci deve stare», scrivono dal comitato Santa Maria.

«Il Sindaco, prosegue la nota, ha poi preso un impegno concreto con i cittadini di quel quartiere assicurando che dal lunedì successivo avrebbe verificato “attraverso un’indagine interna” se sussistessero o meno le “condizioni per rimuoverla”, evidenziando come, più in generale, sia necessario “accelerare sul piano delle antenne, fermo al 2006, per governare la materia aggiornandolo alle esigenze di oggi nell’interesse dei cittadini”Il Comitato di Santa Maria, nell’esprimere la massima solidarietà ai concittadini del quartiere CEP, condivide i motivi della protesta, ritenendo da sempre che certe tipologie di installazioni dovrebbero essere apposte lontano dai centri urbani. Lo stesso comitatao evidenzia inoltre la situazione a dir poco paradossale che riguarda il proprio quartiere, in merito alla presenza di antenne per la telefonia. 

Il Comitato, tramite il proprio Vicepresidente, avv. Paolo Mioni, ha indirizzato, nel giugno scorso, una formale comunicazione al Comune di Pisa, nella persona del Sindaco, dott. Michele Conti, e dell’Assessore all’Ambiente, dott. Filippo Bedini, oltre che all’Arpat e alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, riferendo la presenza di ben due antenne per la telefonia collocate su due strutture recettive alberghiere poste l’una di fronte all’altra, “Hotel Duomo” ed “Hotel Francesco”, che si trovano in Via S. Maria. A questo due antenne se ne aggiunge un’altra collocata a poca distanza sull'“Hotel Cecile”,  in Via Volta (angolo Via Roma). Pertanto, nel raggio di un chilometro, in pieno centro storico, a pochi passi da Piazza del Duomo, si trovano ben tre antenne per la telefonia riferite a distinti gestori, che preoccupano per gli effetti sulla salute dei cittadini. L’Arpat, nel dare riscontro alla comunicazione del Comitato dei residenti di S. Maria, ha precisato di aver effettuato singole simulazioni, una nel 2016 e le altre due nel 2019, per misurare i campi elettrici delle suddette antenne ed ha ricordato come siano stati eseguiti, su richiesta del Comune, misurazioni all'interno delle abitazioni circostanti, in un’unica occasione nel lontano 2015, quando, di fatto, gli impianti non erano ancora a regime!

Il Comitato di Santa Maria nel proprio esposto ha ricordato la disciplina del Codice delle Telecomunicazioni che prevede la possibilità di “condividere” le stazioni radioelettriche “per tutelare l’ambiente e la salute pubblica”, nell'ottica di ridurre l'inquinamento elettromagnetico; ciò che nel caso specifico non è avvenuto. Il Comitato chiedeva, inoltre, se fossero stati rispettati tutti i passaggi autorizzativi, in particolare i rilievi presso le abitazioni della zona, e se la Soprintendenza potesse esprimere un proprio diniego alle installazioni di tali imponenti antenne, collocate a poche decine di metri da Piazza del Duomo, tutelata dall’Unesco come patrimonio dell’Umanità.

redazione.cascinanotizie