Polo integrato della salute, interviene Sinistra unita
Dopo anni di desertificazione dei servizi socio/sanitari le istituzioni tornino ad essere centrali
Visto il dibattito che si sta sviluppando in rete e sui giornali intorno al nuovo Polo integrato della Salute di San Giuliano, Sinistra Unita, come componente della maggioranza che amministra il Comune ci tiene a precisare che al di là del nome del Consorzio, nel Nuovo polo integrato per la salute di San Giuliano Terme non è prevista la Casa della Salute, così come più volte dichiarato dallo stesso Sindaco.
«Il percorso che ha portato alla nascita di quella struttura parte nel lontano 2012, scrivono da Sinistra Unita. È innegabile che in questi anni abbiamo assistito alla desertificazione dei servizi sociali/sanitari a cui però non è corrisposta una diminuzione dei bisogni dei cittadini che, anche a seguito della pandemia, hanno la necessità di essere rimodulati, potenziati e soprattutto valorizzati. Il Polo che sta nascendo è figlio di quella fase politica in cui il privato si è sostituito al pubblico e, il fatto che questo abbia un vocazione NO PROFIT, è stato in parte la salvezza del sistema toscano rispetto a quello di altre regioni. E' doveroso però, per la nostra forza politica, porsi alcuni interrogativi su quello che deve essere il valore da attribuire al terzo settore tutto. Crediamo che un ruolo fondamentale lo debba avere la Regione Toscana che, in un quadro di sviluppo delle politiche pubbliche sulla sanità, attraendo le risorse del Recovery Plan dovrebbe contribuire a realizzare la casa della salute pubblica anche sul Comune di San Giuliano Terme, non escludendo di rendere totalmente pubblici spazi e servizi della nuova struttura».
«Su questo punto speriamo di trovare la collaborazione di Sinistra Civica Ecologista, prosegue Sinistra UNita. Il nuovo Polo integrato della salute ormai è una realtà, non va visto come una minaccia ma trasformata in opportunità per dare una risposta integrata alle richieste di salute del territorio. L'impegno di Sinistra Unita è quello di far tornare centrale la sanità pubblica e, come indicato nella legge menzionata dal dott. Malacarne (DGR n. 770 del 29-06-2020), lavorare affinché si realizzi un'adeguata "sinergia con gli attori sociali del territorio, per una più efficace garanzia dei livelli essenziali di assistenza", in cui le istituzioni assumano un ruolo centrali nell'indicare le politiche per fornire servizi di qualità accessibili a tutti i cittadini».