Toscana Aeroporti smentisce il ministro Cingolani

Cronaca
PISA e Provincia
Venerdì, 23 Aprile 2021

Aspra polemica relativamente al question time del ministro Cingolani che alla Camera ha risposto alle domande sul "Keu"

Toscana Aeroporti risponde "piccata" al ministro della Transiszione Eecologica Roberto Cingolani e alla consigliera regionale del M5S Silvia Noferi. Per la società che gestisce i due scali aeroportuali toscani di Pisa e Firenze, entrambi, avrebbero dato, in occasioni diverse, notizie non veritiere circa l'uso di keu proveniente dalle lavorazioni conciarie del Cuoio per la realizzazione della pista dell'aeroporto Galilei di Pisa.

La notizia era stata data nei giorni scorsi dal ministro Cingolani durante la risposta ad un question time alla Camera (leggi QUI). Poi era stata ripresa dai media e dalla consigliera regionale Noferi durante una intervista.

Toscana Aeroporti precisa che "per quanto ad oggi noto, esiste un unico ambito di approfondimento interno all’aeroporto di Pisa, che si trova in area militare, afferente al tema “materiale terroso/inerte non legato” proveniente dall’esterno del sedime.

Si tratta di ambito già da tempo notificato dalle autorità competenti alla 46^ Brigata Aerea, titolare e competente delle aree in oggetto e relativi lavori commissionati ed eseguiti".

 


PRECISAZIONI IN MERITO ALLE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO CINGOLANI CIRCA LE INDAGINI RIGUARDANTI L’AEROPORTO DI PISA

Toscana Aeroporti apprende dagli organi di stampa che il Ministro della Transazione Ecologica Roberto Cingolani, in occasione del question time alla Camera dei Deputati del 21 aprile u.s., avrebbe dichiarato quanto segue:

“L'Arpat ha svolto anche le indagini sul materiale utilizzato per la realizzazione della pista presso l'aeroporto di Pisa, su segnalazione della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Firenze. E così è emerso che il sottofondo della pista era stato realizzato utilizzando, fra l'altro, il materiale della ditta le Rose, contenente Keu. All' esito di un campionamento effettuato in contraddittorio con Arpat nel novembre del 2020 è inoltre emerso che il materiale utilizzato in questo modo rappresentava una potenziale fonte di contaminazione.”

A tal riguardo occorre precisare che, per quanto ad oggi noto, esiste un unico ambito di approfondimento interno all’aeroporto di Pisa, che si trova in area militare, afferente al tema “materiale terroso/inerte non legato” proveniente dall’esterno del sedime.

Si tratta di ambito già da tempo notificato dalle autorità competenti alla 46^ Brigata Aerea, titolare e competente delle aree in oggetto e relativi lavori commissionati ed eseguiti.

L’area interessata, aderente alla strip, è esterna alla piattaforma di pista ed è circoscritta alla cosiddetta superficie di riflessione del Guida Planata (Glide Path) a servizio degli avvicinamenti strumentali di precisione per pista 04R, oggetto di intervento di ammodernamento a cura dell’Aeronautica Militare nell’ambito del più ampio intervento di sostituzione del sistema ILS.

Non risulta adeguatamente circoscritta, pertanto, la nota fornita al Ministro per la sua risposta al question time che indica nel “sottofondo della pista” la contaminazione da Keu, non essendo la pista interessata dagli accertamenti citati.

 

PRECISAZIONI IN MERITO ALL’INTERVISTA RILASCIATA DALLA CONSIGLIERA NOFERI

In merito all’intervista rilasciata oggi 22 aprile dalla Consigliera Regionale Silvia Noferi a Lady Radio, Toscana Aeroporti non può esimersi dallo stigmatizzare vivamente le dichiarazioni della Consigliera.

Per quanto la Consigliera abbia più volte dimostrato la propria avversione nei confronti di Toscana Aeroporti, arrivando a chiedere persino la chiusura dello scalo fiorentino (su presupposti del tutto privi di fondamento), l’azienda non può più tollerare accuse infondate e allusioni diffamatorie che la Consigliera continua ad affermare.

La Consigliera si spinge persino a citare un manager di Toscana Aeroporti, assegnandogli un ruolo (direttore lavori) che non ha (rivelando, tra l’altro, una scarsa conoscenza del settore che pure ritiene di poter giudicare) e alludendo a gravi omissioni di controllo che pure non gli spettano (confermando, in questo caso, la scarsa conoscenza della materia ma la grande sicumera giudicatrice).

Ma, ciò che è più grave, la Consigliera Noferi ignora il fatto che le indagini riguardino una piccola porzione del sedime aeroportuale pisano e di lavori che sono stati condotti dall’Aeronautica Militare, che in questo caso è parte lesa, ma che non hanno nulla a che vedere con la pista dell’aeroporto. Generando un infondato allarmismo che rischia di penalizzare la ripartenza dell’aeroporto di Pisa.

Occorre ribadire con forza, contrariamente a quanto affermato dalla Consigliera, che per quanto di nostra conoscenza la pista dell’aeroporto di Pisa non è assolutamente interessata dalle indagini.

Ma le allusioni della Consigliera superano ogni limite quando, pur dichiarando l’assenza di prove, insinua la presenza di “collegamenti” (nuova categoria probatoria del diritto penale). La Consigliera allude persino a presunte irregolarità dei lavori di manutenzione, appena conclusi, sulla pista di Firenze e sulla costituzione di Toscana Aeroporti Costruzioni, ma non chiarendo il nesso causale.

Pur riconoscendo la sacralità del dibattito politico e dell’espressione delle proprie idee, Toscana Aeroporti non può più tollerare affermazioni che ledono la propria integrità e l’onorabilità del suo management e pertanto ha dato mandato ai propri legali di adire in giudizio in sede civile e penale.

redazione.cascinanotizie