Negato lo spazio all'aperto: il ristorante resta chiuso

Cronaca
PISA e Provincia
Mercoledì, 19 Maggio 2021

La consigliera comunale Olivia Picchi denuncia il Caso Kobe - Leopolda. Una brutta e triste pagina tra accanimento e superficialità

L’obbligo di servire I clienti soltanto all’aperto ha scatenato nei ristoratori la corsa agli spazi utilizzabili, chi ha il giardino interno, chi può allestire dehors davanti al proprio locale su piazze o marciapiedi, chi si ingegna per trovare una soluzione praticabile che non rechi fastidio e che sia praticabile. Fra questi ultimi ristoratori ci sono i proprietari del ristorante giapponese Kobe di Piazza Guerrazzi, che vista la mancanza di spazio ha chiesto aiuto alla adiacente Stazione Leopolda, a chi la gestisce, per poter sfruttare lo spazio all’aperto interno. Una soluzione apparentemente ottima che non danneggiava nessuno e che permetteva ad una attività commerciale di lavorare. Tutto risolto? Evidentemente no, vista la denuncia della consigliera comunale del Partito Democratico Olivia Picchi che scrive: «è di due settimane fa una mozione del gruppo PD, che ho presentato in consiglio comunale, nella quale si chiedeva al Sindaco di adoperarsi per individuare spazi all'aperto per quei bar e ristoranti che non ne avevano: nè di propri nè con la formula del suolo pubblico. La mozione è stata, oltre che bocciata, snobbata. Senza neppure prendersi la briga di spiegare il perchè della contrarietà. Cosa accade a Pisa? Accade che un ristorante che non ha spazi all'aperto chiede alla vicina Stazione Leopolda la possibilità di utilizzare il piazzale. La Leopolda lo concede subito, in maniera gratuita. Una storia di solidarietà e di impegno comune».

«Sicuramente la Leopolda ha pensato di fare un servizio alla città, di creare opportunità di lavoro, magari di veder spuntare anche qualche assunzione di camerieri o addetti alla cucina, prosegue Picchi. L'entusiasmo di contribuire a ripartire, tutti insieme. Vi ricordate lo slogan "andrà tutto bene?". Invece noi siamo a Pisa, e la giunta Conti non solo si disinteressa del tema ma, se accade che qualcuno con entusiasmo provi a contribuire a risolvere il problema, lo si ostacola. Ecco dunque apparire la diffida all'associazione Leopolda per il ritiro immediato della disponibilità concessa al ristorante Kobe. Se leggete la diffida il tema è spostato sulla burocrazia, sulla mancanza di comunicazione al Comune, etc etc etc... Tutto legittimo, ma sanabile. Visto l'emergenza, non sarebbe stato il caso di autorizzare l'operazione e permettere alle persone di lavorare? Davvero oggi si può parlare di "fogli che non sono arrivati?»

«Non so perchè a Conti le persone che lavorano e sono intraprendenti danno tanto fastidio. Forse dipende dal fatto che per questa Giunta, per punto preso, la Leopolda deve stare chiusa e vuota, a prescindere se il mondo lotta contro una pandemia. Certo è che alla fine, una bella storia di comunità chiude con un pessimo finale. Certo è che i cittadini si meriterebbero un Sindaco che vuole loro più bene», conclude la consigliera Dem.

redazione.cascinanotizie