Unioni civili, da che parte sta Parrini?

Politica
Cascina
Venerdì, 28 Ottobre 2016

Progetto Cascina difende il diritto di tutte le coppie a fare un progetto di vita in comune. Nel rispetto della legge e della normativa in materia di diritti della persona e delle coppie. Per noi a Cascina le unioni civili tra persone dello stesso sesso vanno celebrate”.

Con questo post pubblicato sulla pagina facebook della lista del Vicesindaco l’8 agosto scorso e mai in seguito né smentito, né ritrattato, Michele Parrini, braccio destro della Sindaca Leghista Susanna Ceccardi esprimeva la propria opinione sulle unioni civili. Dal quel giorno sono passati 81 giorni, qualche delibera, molte dichiarazioni che sul campo hanno lasciato tutta una serie di provvedimenti fortemente discriminatori volti a ostacolare la celebrazione delle unioni civili.

Primo fra tutti l’utilizzo della sala consiliare per i matrimoni “solo se celebrati da Consiglieri Comunali e Assessori in carica muniti di specifica delega rilasciata, per i singoli matrimoni, dal Sindaco pro – tempore” (leggi qui), provvedimento questo giunto in ritardo rispetto ad una richiesta già effettuata, con tanto di pagamento, di una coppia di donne intenzionate a sposarsi il 21 gennaio prossimo. E allora come la maga più scafata, la sindaca dal cilindro estrae il jolly: la sala è già occupata dall’assessore alla cultura che ha in programma un evento. Quale non si sa, ma lo farà quel giorno, da mattina a sera. Il Comune restituisce al mittente l’assegno con l’importo versato e la sala non è più disponibile.

Infine, è notizia del 27 ottobre, la Sindaca alza ulteriormente la propria barricata ed il livello di intolleranza, negando ai due consiglieri del movimento 5 stelle, che ne avevano fatto richiesta, la delega alla celebrazione dei matrimoni e delle Unioni civili (leggi qui).

Alla luce di tutto questo appare evidente come la dichiarazione di Progetto Cascina dell’8 agosto scorso non solo sia stata disattesa dal partito a guida della coalizione, ma non sia stata tenuta minimamente in considerazione. Ignorata. La Sindaca ha certificato come il suo vice, almeno su questo argomento, conti meno di zero. Ed il silenzio di Parrini e della sua lista (che al momento pare un più un elenco di transfughi), è interpretabile come un modo per non pestare i piedi al potente alleato che si è servito dei voti di Progetto Cascina per vincere le elezioni salvo poi relegarlo in un sottoscala come una cenerentola qualsiasi.

Sarebbe a questo punto auspicabile, che il vicesindaco seguisse la strada tracciata dai consiglieri pentastellati e richiedesse la delega alla celebrazione dei matrimoni e delle unioni civili. E se lo facesse? Due, semplicemente due sarebbero a quel punto le opzioni: la sindaca tratta Parrini come un qualsiasi consigliere di minoranza negando la delega e a quel punto o si certifica l’inutilità politica di Progetto Cascina, oppure con uno scatto di orgoglio si rassegna le dimissioni; oppure la richiesta viene accettata e si ammaina la bandiera verde, per alzare quella bianca, almeno su questo argomento.

Comunque si entrerebbe in un vicolo cieco che porterebbe qualcuno a sbattere la testa contro il muro, ragion per cui molto difficilmente si arriverà ad una richiesta simile e così Progetto Cascina avrà perso l’occasione per dimostrare di avere un qualche peso politico all’interno di una coalizione di governo sempre più sbilanciata verso destra.

massimo.corsini