Il lavoro in somministrazione: che cos’è e come funziona
La somministrazione di lavoro è un particolare contratto che coinvolge tre soggetti: il lavoratore, l’azienda presso la quale presterà servizio e l’agenzia che lo assume
La somministrazione di lavoro è un contratto professionale che sta conoscendo una sempre maggiore diffusione. Questo perché la tipologia di rapporto tripartito alla base offre maggiore flessibilità, in un mercato odierno fortemente orientato al dinamismo.
La peculiarità di questa forma di lavoro risiede proprio nella sua struttura. Il contratto di somministrazione viene infatti stipulato non tra due, bensì tra tre soggetti: l’utilizzatore (l’azienda o il datore di lavoro che si avvale di manodopera o prestazioni professionali), il lavoratore (colui o colei che si reca in missione presso l’utilizzatore) e il somministratore (l’agenzia per il lavoro che si fa carico dell’assunzione del lavoratore.
Spiegato in parole semplici, il rapporto di lavoro si svolgono in questo modo. Il professionista viene assunto da un soggetto terzo per lavorare presso un’impresa o un lavoratore autonomo. Per selezionare le risorse adatte, questi ultimi possono fare affidamento sui servizi offerti da Jobtech, agenzia specializzata nella somministrazione di lavoro.
Jobtech è un somministratore accreditato dal Ministero del Lavoro, che si fa carico in prima persona della gestione di tutti gli aspetti amministrativi, salariali e contrattuali relativi ai profili selezionati.
Il contratto di lavoro in somministrazione può essere a tempo determinato o indeterminato (in questo caso, prende il nome di staff leasing). Il primo è quello che offre maggiore flessibilità, preferito dalle aziende stagionali o da quelle che si trovano ad affrontare improvvisi picchi di lavoro. Il secondo viene richiesto per inserire risorse qualificate a lungo termine. Nel momento in cui cessa la collaborazione presso l’utilizzatore, è compito dell’agenzia somministratrice trovare una nuova occupazione alla risorsa e corrisponderle un’indennità per tutto il periodo di tempo durante il quale rimane inoccupata.
Tutti i lavoratori assunti con un contratto di lavoro in somministrazione godono degli stessi diritti dei loro pari grado regolarmente assunti dall’utilizzatore. Ciò significa che l’agenzia da cui dipendono riserva loro il medesimo trattamento salariale. Contemporaneamente, possono usufruire delle identiche ferie, di assenze retribuite e permessi di maternità.
Le aziende possono usufruire di lavoratori somministratori purché rispettino determinati requisiti. In primo luogo, non devono applicare la cassa integrazione ai propri dipendenti. Secondariamente, devono poter dimostrare di essere in regola con le norme di sicurezza previste dalla vigente normativa. Per concludere, non possono ricorrere alla somministrazione per coprire l’assenza di dipendenti in sciopero.