Sfregiato il busto a Comasco Comaschi
Quando non si coltiva la memoria ma la si sfregia, deturpato il busto a Comasco Comaschi che si trova in Piazza dei Caduti nel centro di Cascina
La nostra redazione sta preparando un articolo sui "piccoli tesori, grandi capolavori" che si possono incontrare camminando nel centro storico cascinese: da quelli storici alle ultime realizzazioni contemporanee. Foto per documentare, tra cui quella fatta al busto dedicato a Comasco Comaschi alcuni giorni fa, quando lo sfregio non c'era e oggi, 28 giugno con la "schifosa" abrasione presente.
Non sono, come qualcuno sicuramente dirà, "ragazzate". Sono il risultato di anni di silenzio, di revisionismi storici, di iniezioni nefaste di cultura televisiva. In Piazza dei Caduti sono presenti alcune telecamere di sorveglianza, la speranza è che abbiano ripreso il "cervello vuoto", autore della scritta.
Non sono, purtroppo, casi isolati. Cascina è già stata protagonista, nel recente passato, di altri episodi simili (Punto Radio ne sa qualcosa di minacce e intimidazioni). Dalle "processioni" su Corso Matteotti, di soldati in divisa nazista nella ricorrenza del 25 aprile, di conferenze in Sala Consiliare per affermare che i partigiani erano solo dei banditi e le vittime delle stragi nazifasciste erano la conseguenza degli atti di quelle bande. Coltivare la memoria, conoscere, educare sono le fondamenta di una democrazia moderna.
Qui sotto la foto dei funerali di Comasco Comaschi, assassinato da un "banda" di fascisti il 19 marzo del 1922 e 40 giorni prima erano stato preso a bastonate da 150 camice nere per il suo impegno politico antifascista.