PD Pisa ed i ritardi nella partenza dei campi solari estivi
Campi solari che partono in ritardo, esclusioni di sedi storiche, aperta critica al Comune di Pisa da parte del PD
È inaccettabile il ritardo con cui sono stati attivati i campi solari per quest'estate e lo è ancora di più l'esclusione di alcuni sedi ormai storiche. Se l'anno scorso c'era la scusa della pandemia, quest'anno la colpa è stata attribuita a Ministero e Regione per il ritardo nella ricezione delle linee guida e dei fondi. Si apprende, atti alla mano, che la Regione è completamente estranea e che i fondi sono arrivati in tempo e soprattutto con la stessa tempistica in tutta Italia, non si capisce dunque, perchè solo a Pisa le famiglie debbano essere costrette a vivere una situazione simile.
Bei tempi quelli in cui il bando per i campi solari convenzionati veniva pubblicato in aprile!
Tranne che per nidi e scuole d'infanzia l'anno scolastico è terminato il 10 giugno, e le famiglie, dopo un anno e mezzo già molto impegnativo, sono in enorme difficoltà: i campi solari privati sono pochi e molto costosi; molti operatori del settore aspettano questo periodo per poter lavorare.
Solo al 22 giugno abbiamo avuto la pubblicazione delle graduatorie delle associazioni, e il 23 giugno l'elenco dei campi convenzionati: un vero tour de force spetta ad associazioni e utenti per far partire i campi solo il 5 luglio, con il rischio che molti bambini restino esclusi.
L'offerta infatti, soprattutto per la categoria 0-3, è minima (sono stati attivate convenzioni solo con 4 nidi, escludendo dopo anni la struttura di S. Rossore, molto apprezzata). Perché l'amministrazione non concede proroghe per l'estate ai nidi convenzionati come S. Rossore e S. Biagio, attivi durante l'anno scolastico, ridimensionando fortemente l'offerta 0-3 e cancellando esperienze positive di anni? Negli scorsi giorni come PD e gruppo consiliare abbiamo ascoltato le istanze dei genitori e abbiamo chiesto insieme alle altre minoranze una commissione urgente e un ripensamento immediato che chiederemo fino a che questa giunta non rimedierà ai suoi errori. Interi quartieri non sono coperti da nessun centro estivo e il silenzio della giunta anche alle mail dei genitori è inaccettabile.
I genitori devono lavorare, e spesso i nonni, se ci sono, lavorano o sono troppo anziani e gli stessi bambini e bambine non devono essere allontanati da quello che rappresenta il luogo naturale di crescita.
Un'amministrazione davvero vicina alle famiglie dovrebbe provvedere a fornire servizi utili ed efficienti, senza scaricare su altri soggetti la propria incapacità di amministrare.