Profumeria “Douglas” chiude entro il mese di luglio e il caro affitti dei fondi a Cascina

Economia
Cascina
Domenica, 4 Luglio 2021

Centro storico sempre più vuoto di attività commerciali, a breve chiuderà anche la profumeria “Douglas”, lasciando ancora più desolanti i portici di Corso Matteotti.

Una cittadina cascinese, per puro spirito paesano, per difendere anche i posti di lavoro, donne soprattutto, ha scritto prima alla multinazionale Douglas e poi ha lanciato una raccolta firme per protestare contro la chiusura di quel negozio. 
Molte le adesioni spontanee, la voglia di non demordere, simbolicamente, di fronte ai giganti che si giustificano sempre con la frase “sono esigenze commerciali”.
Nella discussione che si è creata sulla pagina facebook di “Sei di Cascina se” è emersa però un’altra questione: il caro affitti dei fondi sfitti, chiusi in tutto il centro storico cascinese.
C’è che vuole che intervenga il Comune, che si diano incentivi per l’apertura di nuove attività e così via.
Nel passato il Comune di Cascina con la sua assessora al commercio lanciò un progetto di riqualificazione del centro storico, mettendo a disposizione “soldi” da dare ai proprietari dei fondi sfitti per circa un anno se avessero locato  e quindi favorito l’apertura di nuovi negozi o altre attività.
Fu lanciato un bando, furono contattati direttamente molti proprietari.
Sapete quanti risposero a quell’appello? A fronte delle decine di fondi desolatamente con le serrande abbassate? Uno, si un solo proprietario cascinese, tutti gli altri? Disinteressati, lì a dire: ma poi dopo un anno chi mi garantisce che la nuova attività sia in grado di pagarmi l’affitto?
C’è un’altra storiella, tutta cascinese. Ormai parliamo di almeno dieci anni fa. Un volenteroso giovane decide di voler aprire un’attività sul Corso. E’ la sua città, c’è nato e cresciuto, si è formato come barman di alto livello e gli piacerebbe farlo a Cascina. 
Gira per i fondi vuoti, chiede ai proprietari quanto vogliono di canone di locazione. Una esagerazione. Non si perde d’animo, va a Lucca, fa lo stesso giro di fondi sfitti, ne trova uno di suo gradimento, nel pieno centro storico della città, vi apre la sua attività di barman, di grande esperto di cocktail, di grandi liquori per intenditori.
Non vi dico la cifra dell’affitto, ma era un po’ meno di quanto chiedeva il bravo proprietario di un fondo a Cascina.
 

luca.doni