Il Monte Pisano sfregiato da negligenza e imprudenza
Le indagini dei Carabinieri scagionano la famiglia di turisti francesi. Ora la palla passa alla Procura di Pisa
Chiuse le indagini condotte dai Carabinieri di San Giovanni alla Vena e dai Carabinieri forestali di Calci e coordionate dal Comando di Pontedera guidato dale tenente colonnello Carmine Gesualdo, le responsabilità dell’incendio scoppiato in località Capitano a Vicopisano, ricadono ora su un’unica persona: il gestore dell’Agriturismo ToscanOlio, E.M.S.
Scagionata dagli accertamenti dei Carabinieri la famiglia di francesi ospite della struttura, l’uomo è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Pisa per “aver cagionato, per negligenza, imprudenza, un incendio boschivo dal quale è derivato pericolo per edifici nonché danno grave, esteso e persistente all’ambiente”.
Negligenza ed imprudenza costata cara: 26 ettari di bosco ed oliveti del Monte Pisano andati letteralmente in fumo.
Al termine delle indagini, trapela anche come il rogo abbia avuto origine.
Non da una grigliata o da una disattenzione dei turisti francesi (che a loro discolpa hanno prodotto agli inquirenti gli scontrini e i cartoni delle pizze comprate proprio la sera di sabato 14 agosto ndr) , ma da alcuni tizzoni ancora accesi dalla sera precedente, gettati senza la necessaria accortezza in un luogo deputato agli abbruciamenti dei residui vegetali.
Ed è in questo contesto che i Carabinieri hanno ricavato la responsabilità del solo gestore dell’Agriturismo ToscanOlio, poiché poco accorto nello smaltimento della carbonella usata per un barbecue da altri clienti venerdì 13 agosto (o a pranzo di sabato 14 ndr), poche ore prima che l’inferno scoppiasse alimentato dal vento e dalla vegetazione resa secca dalla siccità.
Ora starà alla Procura di Pisa verificare l’ipotesi investigativa ricostruita dai Carabinieri di San Giovanni alla vena e dai Carabinieri forestali di Calci ed eventualmente procedere nei confronti del gestore dell’Agriturismo.