Coronavirus: in Toscana i dati aumentano ma non troppo
Per il momento niente panico. La curva cresce senza picchi. Terapie intensive e posti letto Covid ben al di sotto del limite di guardia
Risale in Toscana il contagio da Covid-19. Il dato, consolidato, non deve comunque allarmare, almeno per il momento.
Dallo scorso agosto, quando la nostra regione aveva anche toccato punte del 9% nel rapporto tra infetti e tamponi effettuati (16 agosto, il giorno dopo Ferragosto), la curva epidemiologica è sempre andata in calo, fino all’entrata in vigore delle nuove e più stringenti normative varate dal Governo in tema di contrasto al virus.
Da venerdì 15 ottobre, con l’obbligo del Green Pass per tutti i lavoratori pubblici e privati, il rapporto tra tamponi effettuati e casi conclamati di Covid-19 è tornato a salire, ma mai, si è superata la soglia del 2% (tranne il lunedì, giorno in cui sono processati meno tamponi ndr).
A conferma della risalita pandemica, anche la crescita dell’indicatore di saturazione delle terapie intensive toscane. Passato dal 3,86 (per 22 pazienti ricoverati) del 15 ottobre, al 5,79 (per 33 pazienti ricoverati) del 15 novembre. Numeri confermati anche per i ricoveri nelle aree dedicate Covid, passati dai 194 (indicatore al 3,85) del 15 ottobre ai 264 del 15 novembre (indicatore fermo al 5,25).
Dati, questi ultimi, ancora ben lontani dai limiti posti dal Governo per il rientro della nostra regione in zona gialla: 10 per le terapie intensive, 15 per i posti letto usati nelle aree Covid dei nostri ospedali.
Hanno meno rilievo ma spiegano comunque l’andamento della pandemia, anche i dati relativi ai nuovi casi di positività al Covid-19: passati dai 230 del 15 ottobre, ai 433 di domenica 14 ottobre (oggi, lunedì 15, se ne registrano solamente 291 a fronte dei pochi tamponi processati ndr).