Lo sguardo delle donne sul PNRR, incontro on line
Venerdì 14 gennaio alle ore 17 un appuntamento di confronto, per discutere, a partire dal PNRR, delle risposte sin qui date alla pandemia e alle sue conseguenze sociali
L’incontro per i sopravvenuti problemi di sicurezza si svolgerà in modalità on line, con la possibilità di partecipare iscrivendosi alla piattaforma Teams (https://bit.ly/3zNftdv). L'evento è organizzato dall'associazione "Magnolia".
Interverranno: Susanna Camusso, femminista, già segretaria della CGIL, Linda Laura Sabbadini, direttrice centrale dell’Istat, Elettra Stradella, docente dell’Università di Pisa, Paolo Malacarne, già primario di anestesia e rianimazione AOUP.
Vogliamo dare continuità al percorso che ha visto le donne riunirsi in questi mesi, attorno all’Assemblea della Magnolia, nata su iniziativa della Casa delle Donne di Roma e di molte altre reti femministe, e che ha prodotto la manifestazione nazionale dello scorso settembre.
Dare continuità significa per noi evitare di schiacciare il nostro sguardo solo sulla gestione dell’emergenza, facendo i conti con quello che la pandemia ha messo in evidenza. Non si può rimuovere il fatto che la diffusione del virus come il rischio di future pandemie, non sono solo eventi “naturali”, sono invece fortemente connessi alla crisi del rapporto tra modello sociale e natura: ad un modello di produzione e consumo che è alla base della stessa crisi climatica ed ecologica. Né si può rimuovere il fatto che gli effetti del virus sono stati tanto più gravi perché decenni di politiche neoliberiste fatte di tagli e privatizzazioni dei servizi, assunzione del mercato come unica regola della vita, hanno prodotto una società più ingiusta e meno capace di rispondere alla crisi sanitaria e sociale.
Oggi facciamo i conti con l’aumento delle disuguaglianze, sociali, territoriali, di genere e generazione.
Le donne che nel nostro paese, vivono una condizione di tassi di occupazione tra i più bassi d’Europa, precarietà e lavoro povero, carichi di cura particolarmente pesanti, stanno pagando il prezzo più alto.
La nostra discussione vuole partire dalla condizione delle donne e dall’impatto che la pandemia ha avuto, e vuole partire dal pensiero delle donne, dalla necessità di avviare “la rivoluzione della cura”: vogliamo una società che non sfrutti ma che si prenda cura degli altri e del pianeta, che non continui a misurare tutto in prestazioni ma ricostruisca il legame sociale ed una nuova idea di politica e giustizia, basata sull’interdipendenza e sulla relazione.
Questo si traduce per noi in obiettivi precisi: la necessità di rafforzare il welfare e i servizi pubblici, cioè la presa in carico da parte della collettività di una parte crescente del lavoro di cura, l'importanza di un grande piano contro la precarietà, e di aumentare realmente l’occupazione delle donne. Vogliamo politiche che costruiscano eguaglianza, dignità, diritti, tempi di vita per tutte e tutti, e non come è avvenuto in questi anni disuguaglianza, precarietà, mercificazione dei beni comuni.
Su questa base abbiamo espresso un giudizio di inadeguatezza del PNRR, rispetto alla necessità di un cambiamento di cui non vediamo traccia. Come abbiamo espresso il nostro sostegno alle ragioni delle organizzazioni sindacali e alla critica della legge di bilancio.
Discuteremo di questo in termini complessivi, provando, inoltre, ad analizzare in modo più ravvicinato quello che succede in due settori di grande importanza, anche per le caratteristiche della nostra città: sanità e università.
La nostra discussione vuole anche costruire trasparenza e partecipazione rispetto alle scelte di utilizzo delle risorse del PNRR, in particolare da parte degli Enti Locali. Perché trasparenza e partecipazione sono requisiti indispensabili per ogni possibilità di cambiamento.
Per questo invitiamo tutte e tutti a partecipare all'incontro del 14 gennaio.