Saldi flop. Francesco Mezzolla: "Momento difficile per il commercio"
La nuova ondata pandemica ha azzerato le presenze in città. Bene le mosse del Comune sotto Natale, manca una regia collettiva sulle sfide del prossimo futuro. Ai commercianti il compito d'invertire la tendenza
Corso Italia e Borgo Stretto, nel pieno della pandemia, restano vuote e i clienti, difficilmente, decidono di entrare nei negozi pisani per fare compere.
Il quadro tracciato da Francesco Mezzolla, commerciante molto conosciuto a Pisa e responsabile per il "centro storico " di Confesercenti Toscana Nord è preoccupante, ma le soluzioni possono essere trovate: molto dipenderà dall'andamento pandemico e dal ritorno a Pisa dei turisti, italini e stranieri.
Come sta andando il commercio pisano? “Insomma – spiega Francesco Mezzolla, titolare dei negozi Eredi Vincenti di Pisa e Lucca - non benissimo, perché ci sono pochi flussi di persone e pochi ingressi nei negozi. Purtroppo la paura del Covid si fa sentire e in questo momento siamo veramente in grossa difficoltà”.
Corso Italia e Borgo Stretto, le vie del commercio, restano sostanzialmente deserte: “Effettivamente è così – prosegue Mezzolla – e la situazione non migliora. Anzi, di giorno in giorno sembra peggiorare”.
La causa del fenomeno va ritrovata in più fattori. “Da una parte incidono Omicron e la pandemia da Covid-19 – insiste il responsabile Confesercenti per il centro storico -, a questo di aggiunge una situazione economica generale non rosea, amplificata dagli aumenti delle bollette, che hanno ripercussioni nelle tasche dei cittadini”.
Che effetto hanno avuto i saldi? “Un po’ di movimento in più c’è stato – dice – ma prima dei saldi. Dopo poco o nulla”.
Nulla da dire sulle misure e gli incentivi messi a regime dall’amministrazione comunale pisana. “Nel periodo natalizio il Comune di Pisa si è prodigato in questo senso, con i parcheggi gratuiti e altre iniziative. Manca forse una progettualità su cui insieme, amministrazione comunale e associazioni di categoria, possiamo confrontarci e magari, sviluppare soluzioni condivise. Questa è una speranza per il futuro, soprattutto per tornare il prima possibile a lavorare”.
Quali sono le previsioni per i prossimi mesi? “Dobbiamo essere estremamente positivi e pensare che una volta passato il picco pandemico, le persone possano tornare ad avere fiducia e quindi a fare acquisti anche da noi commercianti, normalmente”.
Il mondo è cambiato, anche nelle aspettative dei cittadini: “Sì – conferma Francesco Mezzolla – la cosa più preoccupante è che gli stessi clienti dicono di essersi abituati a questa nuova normalità, fatta di consumi ridotti, dettati dalle nuove necessità. Un nuovo modo di affrontare la vita, da cui non sarà semplice uscire, riscattarsi. Starà anche a noi commercianti dare un segnale, essere molto propositivi, in modo da stimolare le persone agli acquisti”.
“Pisa – conclude Mezzolla – è una grande risorsa del turismo. Se noi riusciremo, Covid permettendo, a ripartire in questo settore, allora, forse, questa potrà essere la chiave per ridare una mano alla ripartenza del nostro settore. Ecco, qualche giorno fa ho ricevuto da un’amica la foto di Piazza del Duomo completamente vuota. Un’immagine devastante, che però, allo stesso tempo, lascia sperare in un nuovo inizio, non appena anche i turisti torneranno a visitare Pisa”.