No alla nuova pista di Peretola: "Progetto vecchio e destinato al fallimento"

Politica
PISA e Provincia
Venerdì, 4 Febbraio 2022

Sinistra Civica Ecologista: "Prendere atto dell'inutilità della nuova pista. Ora la politica lavori su transizione ecologica e sistema di trasporto integrato"

Sinistra Civica Ecologista parla di Firenze, ma allo stesso tempo, anche di Pisa, dell'aeroporto Galilei e del futuro prossimo della mobilità Toscana. Integrata, adagiata alle necessità della transizione ecologica, sicuramente differente dai vecchi progetti messi sul tavolo nel passato, come quello che prevede la realizzazione della nuova pista di Peretola. Un'opera osteggiata da tanti e voluta da pochi, al centro della guerra tra Pisa, Firenze e la società che gestisce i due scali toscani: Toscana Aeroporti.

Scrive Sinistra Civica Ecologista

"La discussione attorno alla costruzione della nuova pista di Peretola ha ormai assunto un carattere esclusivamente ideologico, svincolato dalla realtà, dall'andamento e dalle previsioni del traffico aereo, dalle evoluzioni tecnologiche, soprattutto in materia di riduzione della CO2 in atmosfera. È come se discutessimo di una nuova centrale a carbone mentre il mondo si alimenta a idrogeno.

Oggi sul tavolo si dovrebbe mettere un serio piano di transizione ecologica per gli scali aeroportuali toscani, non una limatura di 200 metri al progetto obsoleto della pista del Vespucci. Basterebbe guardare a quello che stanno facendo Danimarca e Svezia, oppure Torino e Malpensa per capire che il futuro sono i voli a emissioni zero, le stazioni di rifornimento da fonti rinnovabili, l'abbandono dei combustibili fossili.

La transizione ecologica è una necessità ma rappresenta anche una formidabile opportunità, una precisa strategia industriale e di sviluppo per il nostro territorio.

La politica toscana dovrebbe confrontarsi su questo, senza inseguire progetti vecchi e destinati al fallimento. In questi due anni di pandemia il mondo è radicalmente cambiato e con esso anche le nostre priorità. Alcune contraddizioni sono esplose drammaticamente, basti pensare a quelle decine di migliaia di voli senza passeggeri che in tutta Europa vengono effettuati dalle compagnie aeree per mantenere gli slot attivi.

È evidente a tutti che questo non può essere il futuro e che anche nella nostra regione occorre ripensare l'intero sistema di trasporto integrato. A meno che non si pensi veramente che dalla crisi di alcuni settori dell'area fiorentina, come il turismo o il manifatturiero, si esca con qualche volo in più o con aerei più grandi che atterrano a Peretola. Il trasporto aereo emette da 14 a 20 volte la CO2 del treno.

Ciononostante il cherosene per gli aerei continua a non essere tassato, fatto che consente di tenere bassi i prezzi dei biglietti. Un paradosso che non potrà continuare a lungo perché la strada sarà quella di incentivare fiscalmente i mezzi meno inquinanti.

Questo cambierà lo scenario su cui si poggiava il presupposto della nuova pista. Prima se ne prenderà atto, meglio sarà per la Toscana e per il suo sviluppo".

redazione.cascinanotizie