Calci e le polemiche "sterili" sulla nuova scuola
La maggioranza in consiglio comunale risponde ad Uniti per Calci: "Rimandiamo al mittente le varie accuse"
Una polemica sterile, fine a se stessa. Questa, in sintesi, la posizione di Centrosinistra-Progetto Calci 2024, il gruppo consiliare di maggioranza che nelle scorse ore ha risposto, con fermezza, agli attacchi della lista Uniti per Calci circa il cantiere della nuova scuola finanziata da Inail.
Uniti per Calci e la sua capogruppo, Serena Sbrana, anche se reputano la costruzione di un nuovo plesso scolastico "una buona notizia", allo stesso tempo, pongono l'attenzione sul canone annuo che l'amministrazione di Calci dovrà versare a Inail: 130 mila euro. Un costo, che per Uniti per Calci, invece di essere un investimento sul futuro dei giovani calcesani, si tramuta in uno sperpero di fondi pubblici, un "onere gravoso" per le future generazioni.
La risposta di Centrosinistra-Progetto Calci 2024, affidata a Tommaso Pierini e Francesca Meneghini, come detto in precedenza è netta.
Parliamo di programmazione? Parliamone!
Rimandiamo al mittente le varie accuse contenute nel comunicato di UpC, che evidentemente non apprezza che a Calci si riesca a fare una scuola nuova, in un periodo in cui molti enti sono in affanno per trovare i finanziamenti per rinnovare i plessi, dopo anni di carenza di investimenti da parte del governo centrale. Se non è programmazione questa, che cos’è? Programmare i post sui social per attaccare a testa bassa il lavoro della Giunta? Ma oltre ai social c’è la realtà: i lavori al cantiere, nonostante la pandemia, sono partiti.
Abbiamo già discusso del finanziamento regionale che non abbiamo potuto usare nella scorsa consiliatura, durante un consiglio comunale aperto. Insieme alla cittadinanza si è deciso di procedere con una scuola nuova. La minoranza che c’era, se lo ricorda?
Le ricordiamo anche che la Regione non ha erogato il finanziamento di ristrutturazione, ma ha finanziato per mezzo milione la nuova viabilità di accesso alla futura scuola, e al centro del paese, che adesso agevola anche il lavoro del cantiere. Quando si dice la programmazione…
La scuola costa 3,7 milioni e grazie alla capacità di accesso al piano nazionale di Inail il comune avrà una scuola nuova e all’avanguardia, pagando un canone di 130 mila euro. E quindi? Sa la destra di UpC che facendola in leasing in costruendo avremmo speso, da opzioni di mercato, oltre 6 milioni, se non di più? Sa quanto ci sarebbe costato un mutuo invece di un canone, senza contare che con la soluzione da noi scelta è previsto che le manutenzioni straordinarie siano in capo a Inail? Quando si dice la programmazione…
Sulle strutture della vecchia scuola media noi abbiamo le idee chiare, ma come abbiamo scritto più volte anche in atti consiliari, che la destra cita a sproposito, a noi piace decidere insieme alla cittadinanza, adottare percorsi partecipati e soluzioni condivise. Non imposte dall’alto in modo dirigistico come piace a UpC.
Perché la programmazione, lo sveliamo volentieri alla destra calcesana, comporta la partecipazione. Non si fa senza.
Da anni attaccano ripetendo gli stessi discorsi, supportati dal niente, ma dimenticano che in mezzo c'è stata una campagna elettorale nella quale l'amministrazione uscente si è presentata con un percorso ben delineato, che sta portando avanti, e che vede la realizzazione della nuova scuola tra gli impegni prioritari. E su queste scelte programmatiche la cittadinanza si è chiaramente espressa nel 2019 dando al Centrosinistra, largamente, l'onere e l'onore di Amministrare Calci e di portare a compimento questi obiettivi.
Prima di pensare alla programmazione dei post, imparino che cosa significa programmare.
Per il gruppo consiliare Centrosinistra-Progetto Calci 2024,
Tommaso Pierini e Francesca Meneghini
Riporta un post di Uniti per Calci
UN AFFITTO PERENNE PER LA NUOVA SCUOLA MEDIA DELL’INAIL
La costruzione di una nuova scuola è senz'altro una buona notizia per le generazioni future.
Ma quali saranno le conseguenze che le scelte dell’Amministrazione avranno sulla comunità e su quelle stesse generazioni.
Il Comune, per utilizzare la scuola, pagherà all’Inail 130.000 euro annui di affitto per 25 anni e poi... per sempre.
La scuola è di proprietà dell'Inail e non sarà del Comune.
Gli alunni delle elementari continueranno a frequentare il vecchio plesso.
Nessuna proposta da parte dell'amministrazione sui possibili utilizzi dell’immobile e delle aree della vecchia scuola media, una volta realizzata la nuova. Il Sindaco: "Chi verrà dopo di noi deciderà come usare la struttura".
Non dimentichiamo che il Comune ha rinunciato alla possibilità di utilizzare un finanziamento a fondo perduto di 700.000 euro per l’adeguamento strutturale antisismico della scuola media Giunta Pisano, e ciò con l’aggravante di aver già speso circa 40.000 euro per realizzare un progetto, divenuto evidentemente carta straccia.
Questo lascito dell'amministrazione di sinistra è un effettivo vantaggio per la comunità, come potrebbe apparire a prima vista la realizzazione di una nuova scuola, o effettuando una valutazione nel lungo periodo costituisce piuttosto, per la comunità, un onere gravoso?