Un “Alveare” in Lungarno Galilei: la scelta di Silia

Cronaca
PISA e Provincia
Giovedì, 10 Marzo 2022

Da giugno 2021 anche a Pisa è arrivata la piattaforma di vendita on line che mette al centro la qualità dei prodotti, il rapporto con il territorio e le aziende produttrici

35 anni, pisana, Silia Volpicelli ha scommesso su sé stessa e sul suo “Alveare”.

Un negozio on line dedicato alla vendita di prodotti alimentari locali (in media, prima di arrivare nei piatti di chi acquista, percorrono 61 Km ndr), che non è un semplice esercizio commerciale: è infatti inserito in un progetto molto più ampio, con base tra Torino e Milano.

Un fenomeno, quello de L’Alveare che dice Sì!, che dal 2015 (anno della prima esperienza nata nel nostro Paese), ha già coinvolto 3 mila produttori, circa 170 mila clienti e ha visto l’apertura di poco meno di 300 Alveari in tutto lo Stivale.

A Pisa, da giugno 2021, l’Alveare di Lungarno Galilei, è gestito da Silia Volpicelli.

“Sono felice di questa scommessa – spiega – anche se viviamo un periodo particolare, che necessariamente, per forza di cosa, mi ha costretto a modificare parte dell'attività”.

Comprare i prodotti è semplice, basta iscriversi alla piattaforma, visitare il sito dell’Alveare di Silia, ordinare e poi passare al ritiro della merce.

“Ogni mercoledì, dalle 17 alle 19, - prosegue Silia Volpicelli – è giorno di ritiro. L’Alveare che gestisco ha un appoggio logistico presso la Hat di Lungarno Galilei (Hamburgheria Agricola Toscana). Qua, oltre a ritirare i prodotti ordinati on line, sono organizzati anche gli incontri con degustazione con i produttori, che di settimana in settimana, restano a disposizione dei clienti per spiegare la loro attività e raccontare la passione che mettono nel loro lavoro”.

Il lavoro di Silia, come tutto il progetto promosso da L’Alveare che dice Sì!, dà massima attenzione alla qualità del prodotto. Un’opportunità per chi compra e per chi vende.

“Come responsabile dell’Alveare di Pisa – insiste Volpicelli – ho il compito di selezionare sia le aziende che i prodotti. Faccio da collettore, metto in contatto i produttori e i clienti. Il tutto poi si concretizza anche nel rapporto diretto con le persone, unite dalla voglia di comprare cibo di qualità prodotto sul territorio e non solo”.

Ogni produttore, su ogni vendita fatta, lascia un 20% del guadagno: una metà va alla piattaforma madre, l’altra, a chi gestisce l’Alveare sul territorio, localmente.

“Alla base di tutto – conclude Silia Volpicelli - c’è una scelta etica. Da una parte mettiamo sul mercato e diamo visibilità alle aziende del territorio, dall’altra, forniamo ai clienti prodotti di qualità. Il prezzo di vendita degli alimenti può variare, questo dipende anche dalle scelte degli stessi produttori, che possono puntare su più margine di profitto o sull’opportunità che offre il nostro canale di vendita al pubblico. Detto questo, il valore aggiunto dell’acquisto in Alveare, sono la qualità e la possibilità di comprare on line, quando più ci torna utile, per poi ritirare i prodotti comodamente”.

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carlo.palotti