A Pisa si respira una brutta aria

Politica
PISA e Provincia
Domenica, 13 Marzo 2022

E' quanto emerge dal rapporto di legambiente sulla qualità dell'aria nelle città italiane, a Pisa 48 sforamenti solo tra gennaio e febbraio, lo denuncia "Una Città in Comune"

Qualità dell’aria: nei primi due mesi dell’anno 48 sforamenti delle soglie di PM.10 e PM 2.5.

Nei giorni scorsi Legambiente ha presentato il suo annuale report “Mal’aria” sull’inquinamento atmosferico nelle nostre città.

E ancora una volta i dati sono preoccupanti: sui 102 capoluoghi analizzati nessuno è riuscito a rispettare tutti e 3 i valori limite suggeriti dall’Organizzazione Mondiale della sanità. Senza dimenticare che il nostro paese ha al momento attive tre procedure d’infrazione per tre inquinanti quali PM10, PM 2,5 e il biossido di azoto (NO2).

In tutti questi anni la qualità dell’aria della nostra città è stata al centro di decine di nostre iniziative, in Consiglio comunale e fuori, alla luce delle tante e ripetute situazioni di criticità che si registrano in particolare in alcune zone della nostra città: da Porta a Mare, a Riglione-Oratoio, a Calambrone, a San Marco e San Giusto. A fronte di un'ampia parte di città in sofferenza, oggi continua ad esserci una rete di controllo con 2 sole centraline, del tutto inadeguata e insufficiente, che abbiamo sempre chiesto di potenziare senza che né il centro-sinistra prima né il centro-destra oggi si attivasse al riguardo.

Anche per questo abbiamo deciso di aderire a "Che Aria Tira?”, un progetto di cittadinanza attiva e Citizen Scienze che ha l'obiettivo di costruire una rete di automonitoraggio della qualità dell’aria, in cui le associazioni, i cittadini o altre istituzioni possono costruirsi una propria centralina di monitoraggio ambientale e condividere i dati online su una piattaforma, completamente open source, all’interno di una logica di Open data, trasparenza e partecipazione.

Per questo nei mesi scorsi abbiamo installato presso la nostra sede una centralina che abbiamo autocostruito entrando a far parte di questa rete: una centralina che produce dati affidabili in linea con le 2 centraline Arpat che si trovano in via del Borghetto e ai Passi.

Dai rilievi fatti emergono dati preoccupanti: nei primi 60 giorni dell’anno si sono registrati 48 sforamenti delle soglie dì PM2.5 (15ug/m3) e PM10 (45ug/m3) definite dall’OMS per i valori dì media giornaliera.

Nei primi giorni di marzo purtroppo la situazione non migliora.

Nelle prossime settimane procederemo all'installazione di una seconda centralina nel quartiere di Porta a Mare, cosa che le cittadine e i cittadini chiedono da anni: porteremo avanti una campagna in tutta la città per la creazione di una rete di auto-monitoraggio capillare, lanciando anche alcuni incontri e progetti che coinvolgano i cittadini e le cittadine in tutti i quartieri.

Sapere bene cosa respiriamo costituisce una base essenziale di conoscenza per stabilire come garantire alla città aria pulita e salute. Per noi questa è, da sempre, una questione fondamentale. Non è più quindi rimandabile la nuova installazione di centraline di monitoraggio che, collocate in posizioni strategiche e adeguatamente tarate, forniscano dati capillari e costanti sulle diverse fonti di inquinamento atmosferico. È solo su accurate basi conoscitive che si possono, infatti, sviluppare gli strumenti e le politiche per tutelare la salute della popolazione, come richiesto anche da comitati di quartiere, associazioni ambientaliste, singoli cittadini e singole cittadine che vogliono essere correttamente informati/e sulle condizioni di salubrità dell'ambiente in cui vivono.
Al di là della rete che stiamo promuovendo, che dà un'indicazione della situazione ma non è in grado di esaminare tutti gli inquinanti, insistiamo sul fatto che occorra investire più risorse per avere un quadro conoscitivo dettagliato della qualità dell’aria in città, sulla cui base ripensare complessivamente le politiche della mobilità.

La giunta Conti ha mandato un messaggio in direzione chiaramente opposta alla necessità di garantire la salute a chi vive in città, con un progetto di mobilità del tutto insostenibile basato sulla realizzazione di nuovi parcheggi per una superficie pari a 10 campi di calcio, incentivando l’uso dell’auto privata, rilanciando il devastante progetto della tangenziale Nord-est, dando il via libera a nuove cementificazioni su aree permeabili. La mobilità è oggi più che mai un diritto: per lavorare, andare a scuola, fruire di una serie di servizi, è necessario spostarsi. E' compito dell'amministrazione garantire questo diritto in modo sostenibile e puntare quindi sulla mobilità collettiva e alternativa, che invece a Pisa resta un miraggio, tanto che sempre meno è possibile concretamente spostarsi con i mezzi pubblici, costosi e poco frequenti, oppure a piedi e in bicicletta, anche per la grande inadeguatezza di marciapiedi e piste ciclabili, oltre che per la pericolosità delle strade invase sempre più dalle auto. 

Per noi la Dichiarazione di emergenza climatica proposta da Fridays For Future ed approvata dal consiglio comunale è una priorità politica assoluta e non un’operazione di facciata come per la destra che continua a portare avanti un modello di sviluppo che distrugge l’ambiente e la salute.

Per questo saremo in piazza il prossimo 25 marzo in occasione dello Sciopero Globale per il clima contribuendo con questa ed altre iniziative in città.
 

redazione.cascinanotizie