Capodanno Pisano. Mazzeo: "Da qui parte segnale forte di pace e di ripartenza"

Politica
PISA e Provincia
Venerdì, 25 Marzo 2022

Il presidente del Consiglio regionale alle celebrazioni ha anche visitato la scuola De Sanctis per incontrare Ivanka e Veronika, due bambine ucraine ospiti in una scuola pisana

Buon capodanno a tutte le pisane e a tutti i pisani, che il 2023 sia un anno migliore di quello che si è appena concluso. Oggi è un giorno di festa, per Pisa e la Toscana. Da qui parte un messaggio forte di pace e di ripartenza”.

Così il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, venerdì 25 marzo a Pisa per le celebrazioni del Capodanno Pisano.

Come Assemblea legislativa abbiamo varato una legge attraverso cui valorizzare le tante ricorrenze della nostra regione tra cui proprio il Capodanno dell’Annunciazione, evento con cui si ricorda come, qualche secolo fa, il primo giorno dell’anno fosse il 25 di marzo – rileva Mazzeo Continuare a investire sulle manifestazioni storiche significa anche dire grazie alle tante associazioni che valorizzano e custodiscono le tradizioni della toscanità. E in questo quadro Pisa, con la sua storia, ne è senza dubbio parte fondamentale”.

Prima di prendere parte alle celebrazioni del Capodanno, il presidente dell’Assemblea toscana ha invece visitato la scuola De Sanctis "per salutare due bimbe, Ivanka e Veronika, che come tante altre persone provenienti dall'Ucraina sono state accolte a Pisa e, grazie alla Dad, possono seguire le lezioni anche lontano dagli orrori della guerra".

Richiesta di pace e voglia di ripartenza, dice Mazzeo, sono i tratti che segnano questa giornata, che per Pisa e la Toscana è una giornata di festa. “È bello vedere tanta gente, piazza Duomo e la torre gremite di turisti. È un segnale vero di ripartenza, mi pare che la strada segnata sia quella giusta. Torniamo a rivederci, abbiamo bisogno di normalità – dice Mazzeo –, ma cerchiamo di rispettare quelle poche regole che ci siamo dati, distanziamenti e mascherine, perché non è ancora finita e ognuno può fare la propria parte. A noi – aggiunge il presidente –, il compito di continuare le vaccinazioni per i più fragili e per chi non si è ancora vaccinato, di costruire ospedali sempre più accoglienti. Purtroppo, non lontano da qui c’è una guerra terribile, che tocca ciascuno di noi. Tenere insieme questi due momenti dà il senso di quello che noi siamo: una terra di storia, arte, cultura, imprese e produttività ma anche di solidarietà”.

redazione.cascinanotizie