Alla Città del Teatro di Cascina arriva "Macbettu" di Alessandro Serra
Sabato 7 maggio alle ore 21.00 alla Città del Teatro di Cascina, Pisa, sarà in scena il pluripremiato spettacolo di Alessandro Serra: Macbettu: Il Macbeth di Shakespeare recitato in sardo e, come nella più pura tradizione elisabettiana, interpretato da soli uomini
L’idea di Macbettu, spettacolo vincitore del Premio Ubu 2017 e Premio le Maschere del Teatro italiano 2019, nasce nel corso di un reportage fotografico tra i carnevali della Barbagia in cui il regista Alessandro Serra scopre sorprendenti analogie tra il capolavoro shakespeariano e i tipi e le maschere della Sardegna. Macbettu è uno spettacolo ipnotico, che lavora con corpi, materiali e ritmi per raccontare una storia primordiale e attuale, offrendo una riflessione lucida e appassionata sull’ambizione umana attraverso uno spettacolo visionario e di grande impatto emotivo interpretato da soli uomini, come nella tradizione elisabettiana. Recitato in sardo (traduzione a cura di Giovanni Carroni) e ambientato in un’immaginaria Barbagia, con il suo ricco patrimonio di riti, canti, maschere e tradizioni. La lingua sarda non ne limita la fruizione ma trasforma in canto ciò che in italiano rischierebbe di scadere in letteratura.
«Si conclude con questo prezioso spettacolo, che ha ricevuto riconoscimenti in tutto il mondo, la stagione serale Maree che ha visto protagonisti grandi artisti e una assidua presenza di pubblico, in un periodo difficile per lo spettacolo dal vivo, nel quale la partecipazione risulta sempre più necessaria e fondamentale per il mondo del teatro e della cultura in generale.- presenta così l’ultimo spettacolo della cartellone serale Luca Marengo direttore artistico della Città del Teatro - «Stiamo lavorando alla prossima stagione, anzi alle prossime stagioni (serale, La scuola va a teatro, La domenica a teatro), con la convinzione che la qualità possa essere un ponte imprescindibile per il prossimo futuro, che vogliamo credere sarà indispensabile riferimento soprattutto per le nuove generazioni.»