Edilizia scolastica, le preoccupazioni dell'osservatorio
L'inizio del nuovo anno scolastico è più vicino di quanto si pensi e sono molte le criticità da risolvere
L’osservatorio scolastico e la cittadinanza attiva tornano a far sentire la loro voce in tema di edilizia scolastica e mostrano non poche preoccupazioni per il prossimo anno scolastico che prenderà il via a settembre. «Al termine di un anno scolastico travagliato a causa della cronica mancanza di spazi che affligge le scuole superiori di Pisa, spiega l’osservatorio con un comunicato, siamo in attesa del terzo incontro del Tavolo Edilizia Scolastica promesso dalla Provincia e ci auguriamo sarà convocato a breve. A quello del 22 febbraio scorso hanno partecipato la Provincia di Pisa (nelle persone del presidente Angori, l’ingegner Simeoni, il dottor Gestri, il dottor Marianetti e la segretaria generale Marzia Venturi), l’assessore Munno del Comune di Pisa, i dirigenti scolastici degli istituti superiori cittadini, il dott. Gervasi dell’Università di Pisa, l’Osservatorio Scolastico Permanente e Cittadinanzattiva. In quella circostanza furono prospettate problematiche e possibili iniziative volte a porre rimedio a una situazione estremamente disagevole e questa - come tutti ci auguriamo - sarà l'occasione per verificare che non sono rimaste obiettivi astratti».
«L'incontro, prosegue la nota stampa, consentirà di fare il punto su una questione che si può riassumere in poche domande: riusciranno il prossimo settembre docenti e studenti pisani a godere delle aule necessarie allo svolgimento delle attività didattiche? Oppure permarrà lo scandalo del Buonarroti dove si va avanti grazie a turnazioni con un giorno a settimana senza lezioni, giornate di 6 ore di lezione con le ultime due ore di 50 minuti e rinuncia all’utilizzo di laboratori, aule magne e biblioteche? Sarà finalmente realizzato un censimento dell'edilizia scolastica per distribuire in maniera ottimale gli spazi e garantire un miglioramento della fruizione di aule e laboratori? L'esempio più lampante è quello di Via Benedetto Croce, ma altre risorse potrebbero forse essere disponibili anche al Gambacorti e al Matteotti. Provincia, Regione e Comune attiveranno sinergie per risolvere quello che sembra essere il più spinoso dei problemi ovvero le sei aule mancanti al Carducci? O ci sarà ancora quel rimpallo delle responsabilità che finora ha reso impossibile l'utilizzo di spazi già esistenti? Rispondere a queste domande sarà fondamentale per capire quale sarà la reale situazione che docenti, dirigenti e studenti con le loro famiglie - in altre parole: una vastissima fetta della popolazione pisana! - si troveranno ad affrontare il prossimo settembre».
«La creazione del Tavolo e la partecipazione ad esso dei diversi soggetti è di per sé un segno positivo, inoltre la Provincia di Pisa, nel corso di incontri separati con i dirigenti scolastici, ha già preso impegni importanti, fra cui il varo di lavori al Buonarroti per rendere agibili spazi per quattro aule e lo stanziamento di 500.000 euro per l’aerazione forzata delle aule collocate al terzo piano del Santoni, su cui insistono anche aule dello stesso Buonarroti. Speriamo che queste parole siano presto concretizzate in fatti per l’intero fabbisogno cittadino e non solo per singoli istituti. L'Osservatorio e Cittadinanzattiva, concludono, attendono la convocazione ufficiale e confermano il loro impegno a sostegno di questa iniziativa che rappresenta un esempio concreto del fatto che il governo locale esprime la sua ragion d’essere quando va incontro ai bisogni del territorio e pone mente alla qualità della vita dei cittadini e delle cittadine».