La Consulta Pari Opportunità di Cascina contro la scelta del Centro Destra

Politica
Cascina
Lunedì, 16 Gennaio 2017

Non poteva mancare il comunicato dall'ancora in funzione "Consulta per le pari Opportunità e la Democrazie di Genere" del Comune di Cascina contro la richiesta di soppressione della medesima da parte dei gruppi di maggioranza in Consiglio Comunale a Cascina (Lega Nord, Forza Italia e Fratelli d'Italia). Una presa di posizione chiara che descrive le funzioni, le attività svolte dalla Consulta in questi anni.

(nella foto dell'articolo la manifestazione a Cascina contro al violenza sulle donne)

In seguito alle motivazioni sulla mozione di revoca della Consulta per le Pari Opportunità e la Democrazia di Genere che verrà discussa nel prossimo consiglio comunale la Consulta ritiene opportuno fare alcune precisazioni.

L’attuale Consulta per le pari Opportunità e la Democrazia di Genere si è insediata nel comune di Cascina nel dicembre 2014 per volere della precedente amministrazione.

Il gruppo si è costituito in seguito alla selezione fatta attraverso un bando ufficiale in cui la richiesta di partecipazione era aperta ai singoli cittadini, di entrambi i sessi, sia a titolo personale che in qualità di rappresentanti di gruppi o associazioni. Le richieste prevedevano la presentazione del curriculum vitae.

Nel periodo che va dall’insediamento ad oggi il gruppo, che si è sempre mosso come apartitico, ha organizzato e partecipato ad iniziative legate esclusivamente a valori universali senza fare alcun tipo di propaganda.

Con il cambio della giunta, avvenuto lo scorso giugno, la scelta del gruppo (composto da persone aventi differenti indirizzi politici) è stata quella di proseguire il proprio operato credendo nell’importanza del proprio impegno e nella possibilità di collaborare.

Riteniamo sia importante precisare che il gruppo di lavoro è composto prevalentemente da professionisti dei settori dell’istruzione, del sociale e del volontariato che hanno accettato di portare la loro esperienza e la loro professionalità sul territorio, a titolo totalmente gratuito.

Tale dato ci sembra importante per dimostrare che alcun interesse politico e men che mai economico ha mosso la Consulta.

Gli obbiettivi perseguiti come gruppo, per la maggior parte dei componenti, sono obbiettivi perseguiti anche personalmente e professionalmente.

Questo per chiarire che al momento del cambio della giunta, viste le difficoltà incontrate da pochi giorni dopo il nuovo insediamento, e dato che l’essere Consulta appoggiata dal comune non ci offriva alcuna agevolazione nell’attuazione di progetti, iniziative e idee (semmai il contrario) avremo potuto già da tempo scegliere di costituirci come “consulta indipendente” ed evitare così inutili perdite di tempo.

La scelta di restare è stato il nostro modo di dare fiducia alla nuova amministrazione esprimendo così la scelta di restare e cercare una modalità di collaborare, costruttiva, che andasse oltre le divergenze politiche tra l’attuale maggioranza e quella che, a suo tempo, ha chiesto la nascita di questa consulta.

Per concludere sono doverose due parole in merito ai giudizi apposti al progetto attualmente in essere.

Il lavoro di cui si parla, avente come obiettivo principale quello della prevenzione del bullismo, è stato preceduto da una formazione, di circa sei mesi, tenuta da una docente universitaria di Pisa.

All’interno di questo percorso c’è stato uno studio sulle tematiche di attualità predominanti e abbiamo scelto di affrontare il tema del bullismo in modo indiretto utilizzando il piano della prevenzione e della promozione di condotte adeguate che anticipino, attenuino e sensibilizzino tale problematica.

I lavori, nella progettazione e nell’attuazione, sono stati e sono gestiti da professionisti del settore (psicologi, professori del liceo, maestre, counselor etc…) con alle spalle anni di esperienze professionali e formative.

A nostro parere questo è sufficiente ad affermare che per valutare tale progetto siano necessarie competenze adeguate, indipendentemente dall’orientamento politico.

Al termine di quanto accaduto crediamo fermamente che l’amministrazione, con tale chiusura, perda la partecipazione e la collaborazione di un gruppo che si è impegnato a portare avanti con correttezza idee di qualità, e che continuerà a perseguire i propri obbiettivi. Semplicemente lo farà in forma autonoma.

Consulta per le Pari Opportunità e la Democrazia di Genere

luca.doni