Presentato il programma del 22° Certosa Festival
Sarà l'edizione della rinascita post pandemica. Piazza Garibaldi è la sede principale del ricco cartellone di eventi
È stata presentata ieri in Comune a Calci la 22a edizione del Certosa Festival.
Presenti, oltre al sindaco Massimiliano Ghimenti, l’assessora alla Cultura Anna Lupetti, il direttore artistico Salvatore Ciulla, la vicesindaca Valentina Ricotta, monsignor Antonio Cecconi (Unità Pastorale Valgraziosa), Simone Romoli (responsabile area pisana Confesercenti Toscana Nord) e Laura Grassi, presidente Area Monti Pisani Confesercenti Toscana Nord.
“Ci è sembrato importante - ha sottolineato il sindaco Ghimenti dopo aver ringraziato don Antonio Cecconi per aver ospitato nella suggestiva location de Il teatrino degli Olivi la manifestazione nei due anni della pandemia . portare questa edizione del Certosa festival nella piazza del Comune come segno di un superamento del lungo periodo nel quale siamo stati costretti a contingentare le presenze alle manifestazioni culturali o ad annullarle del tutto. Vogliamo festeggiare questa ritrovata “normalità” facendo di questa piazza un luogo di incontro della cittadinanza con la quale condividere una lunga stagione estiva di eventi e manifestazioni all’interno delle quali il Certosa Festival occupa sicuramente un posto importante. Ringrazio Salvatore Ciulla per averci proposto anche quest’anno un programma ricco di eventi e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della manifestazione come partner e come sponsor. Mi piace sottolineare - ha continuato il sindaco Ghimenti - come Calci si proponga anche quest’anno non solo come piacevole cittadina da visitare o dove soggiornare ma anche come luogo dove trascorrere pomeriggi e serate all’insegna della cultura e dello spettacolo: in questi due mesi, infatti, sono previste oltre 20 serate organizzate direttamente dal Comune o in collaborazione con associazioni del territorio e ci auguriamo che, come è stato negli scorsi anni, oltre ai calcesani e ai turisti che ci hanno scelto per le loro vacanze, di avere ospiti anche dei comuni limitrofi”.
“In considerazione delle risorse che potevano essere messe a disposizione – ha evidenziato l’assessora alla Cultura Anna Lupetti – crediamo davvero di aver predisposto un cartellone ricco e variegato per questa estate nella quale, finalmente, i drammatici momenti della pandemia sembrano lontani. Insieme al Certosa Festival, infatti, abbiamo in programma altre iniziative: Arte Contagiosa, Montepisano Festival, Musicastrada, Aspettando la Fiera e la Fiera e, in agosto, il Cinema all’aperto con 5 serate tre delle quali dedicate a film per bambini. Con piacere vedo nel programma del Certosa Festival spettacoli di ottimo livello e di diverso contenuto: dal concerto per pianoforte alla lirica, al Jazz, al ritorno del Class Quartet con il suo programma di canzoni napoletane di ieri e di oggi, fino ad un momento di riflessione com’è lo spettacolo Io Francesco tratto dall’omonimo romanzo di Fratel Carlo Carretto che si terrà nella nostra Pieve”.
“Sì - ha precisato il direttore artistico Salvatore Ciulla - un programma variegato com’è tradizione del Certosa Festival che vuol essere anche un modo per sfatare certi luoghi comuni legati ad alcune tipologie di spettacoli. Fare in piazza un concerto rock di NERVI e Ciulla è facile, un po’ meno fare un concerto per pianoforte o uno spettacolo di lirica. Ma ci tenevamo a portare anche questi generi più “classici” in una location apparentemente meno convenzionale e sono nati così due bei momenti di musica, uno affidato al grande pianista Gianni Bicchierini, QUADRI DI UN ESPOSIZIONE DI MUSORGSKIJ, l’altro all’estro di Silvi Felicetti e alla bravura di Carlo Morini DI QUELLA PIRA – STORIE DI STREGHE E TROVATORI che proporrà in modo originale pagine de Il Trovatore di Giuseppe Verdi. Una parola sullo spettacolo che aprirà la sezione settembrina del Certosa Festival: come ogni anno scelgo di proporre un testo di riflessione e questo, Io Francesco, che ho tratto da un romanzo di grande intensità degli anni ’80, ha certamente ancora molte cose da dire, specie in un momento storico come stiamo vivendo con appena trascorsa (e non ancora definitivamente debellata) una pandemia che ha sconvolto il mondo e in corso una guerra atroce e assurda che miete vittime innocenti e mette a rischio l’economia mondiale.
I due appuntamenti successivi, quello del 9 e del 16 settembre, sono entrambi dedicati a Napoli: il quartetto jazz di Pietro Frassi e il Class Quartet ci proporranno due letture suggestive di questo iconico luogo dove la musica è parte integrante della vita della sua popolazione e le cui note, ieri come oggi, hanno saputo attraversare gli oceani mantenendo integro il loro fascino”.
“La Confesercenti Toscana Nord - ha detto Simone Romoli, responsabile dell’area pisana – da alcuni anni si affianca al Certosa Festival apprezzandone la qualità degli eventi e condividendone lo spirito di promozione, attraverso la cultura, del territorio e delle sue realtà economiche. Siamo lieti di essere riusciti ad aggiungere un nuovo importante partner alla manifestazione: il Consiglio Regionale ha infatti dato il suo patrocinio oltre che un contributo economico, segno di un percorso fatto dal Certosa Festival sempre all’altezza delle aspettative del pubblico locale non. Anche quest’anno, proporremo, ancora una volta per i bambini, uno spettacolo realizzato dalla Compagnia I Chicchi d’Uva: Rocambolesco, ambientato nella Londra Vittoriana, sarà un’interazione con pubblico tra attrazioni, illusioni e numeri spettacolari”.
“Sono lieto – ha concluso monsignor Cecconi – che anche quest’anno Salvatore Ciulla abbia incluso nel programma del Certosa Festival una serata dedicata a temi di carattere spirituale e che abbia scelto la Pieve come luogo dove metterlo in scena. Calci, infatti, tra le sue innumerevoli bellezze paesaggistiche e artistiche, vanta anche questa Pieve romanica di fine secolo XI, costruita dall’arcivescovo Daiberto e terminata dalla Contessa Matilde di Toscana, dedicata a Ermolao, martire cristiano e patrono del paese nonché degli oliveti. Farla oggetto di iniziative culturali è certamente un modo per farla conoscere ed apprezzare anche a coloro che decideranno di condividere con noi questi momenti nei quali le parole di grandi scrittori e uomini di fede ci parleranno con parole che hanno il potere di superare il tempo”