C'eravamo tanto amati: "Loconsole come Ceccardi/Ziello"

Dalla lista Lavoro, Sviluppo e Ambiente ormai fuori dalla maggioranza di governo a Cascina, attacco diretto all'assessore del M5S

Con Claudio Loconsole (e David Barontini), Fabio Poli, nella passata consiliatura, aveva collaborato strettamente dai banchi dell'opposizione, prima a Susanna Ceccardi, poi al reggente Dario Rollo.

Tanto che alle scorse elezioni, il Movimento 5 Stelle di Cascina, decise di sostenere proprio la candidatura a sindaco di Fabio Poli.

Quei tempi, anche dopo l'uscita dalla maggioranza della lista Lavoro Sviluppo Ambiente, sembrano ormai lontanissimi. Con Poli tornato all'opposizione e Caludio Loconsole (nella foto) assessore della giunta del sindaco Michelangelo Betti, candidato alla Camera dei Deputati alle prossime politiche del 25 settembre, sempre con il M5S.

Oggi la lista Lavoro Sviluppo Ambiente atacca direttamente Loconsole e la sua decisione di tentare l'approdo in Parlamento, proprio come - dice LSA - Susanna Caccardi ed Edoardo Ziello, la prima volata da Cascina a Bruxelles ed il secondo a Roma. Entrambi mentre erano stati eletti e prima di terminare il loro lavoro a Cascina.

Scrive Lavoro Sviluppo Ambiente

Loconsole come Ceccardi/Ziello

Apprendiamo che l’assessore all’istruzione del Comune di Cascina Claudio Loconsole è candidato all’uninominale alla Camera nel collegio di Pisa.

Ci meravigliamo dei 5 Stelle quelli che avrebbero aperto i palazzi del potere come scatolette di tonno, quelli dell’uno vale uno e che qui a Cascina hanno attaccato la Ceccardi perché ha lasciato il Comune a metà mandato per diventare Euro Parlamentare.

Oggi, dopo che Loconsole è stato cooptato per il ruolo che ricopre perché ricordiamo, dopo un mandato da consigliere e dopo essersi candidato a Lucca per le regionali, si è fatto infine nominare assessore a Cascina e secondo quel metodo Ceccardi/Ziello, ripetutamente disprezzato, si rende comunque disponibile a lasciare Cascina per la Camera dei Deputati.

E’ ormai questa la nuova linea dei 5 Stelle? Quella di disconoscere il proprio candidato a Sindaco e gli impegni sottoscritti nel documento programmatico con il candidato Betti prima del ballottaggio.

Quelli che anziché chiedere rispetto e dignità di confronto su tematiche importanti sottoscrivono invece un documento di esclusione dalla maggioranza Cascinese della forza con la quale erano alleati e con cui hanno condiviso una campagna elettorale.

Finito il periodo dei vaffa e tramontate le prospettive di costituire il cosiddetto “campo largo” con il PD nazionale che ha preso “un’altra strada rispetto a quella intrapresa dal Movimento” è arrivato il momento delle poltrone da difendere o da conquistare.