Cascina, condominio ostaggio di un pregiudicato
Da ormai due anni un condominio, alle porte del centro storico di Cascina, si trova a subire le angherie di un pregiudicato che ha occupato abusivamente un garage condominiale
Alcuni condomini ci hanno chiesto di rendere pubblica la situazione, non facciamo i nomi per, chiaramente, evitare possibili ritorsioni.
Siamo scesi nei sotterranei. Quattro lunghi androni con decine di garage e ben quattro accessi che ne rendono difficile il controllo.
Lui era lì, dormiva e russava tranquillamente, luce accesa, sacchi dei rifiuti davanti al garage occupato, un tavolino con resti vari, scarpe e vestiti ad “arredare” il pavimento.
Un palazzo di circa 80 appartamenti, la maggior parte affittati, da parte dei proprietari non è mai stata fatta richiesta di un’assemblea ad hoc sul problema.
Sta di fatto che questa persona, di origini nordafricane, poco più che trentenne, con regolare permesso di soggiorno (come possibile?), se ne sta tranquillamente in un garage, dove ha allestito la sua dimora abituale, senza servizi igienici (ci domandiamo, ma chi paga la bolletta dell’energia elettrica?).
Il pregiudicato è tossicodipendente, le sue principali attività sono lo spaccio e il furto: dalle bicilette agli strumenti da lavoro “raccattati” in qualche cantiere. Refurtiva che rivende a prezzi stracciati o chiedendone il riscatto ai legittimi proprietari.
A Cascina lo si vede spesso circolare anche in centro, una figura alta e snella.
I condomini hanno anche paura ad addentrarsi in qui “cunicoli”, soprattutto di sera, visto che il posto è frequentato anche da altri consumatori di droghe.
Probabilmente il fondo è di pertinenza di un appartamento non abitato e di conseguenza non reclamato nelle proprie disponibilità.
Più volte ha violato anche altri garage in cerca di merce da rivendere e l’intervento delle Forze dell’ordine è stato chiesto in più occasioni.
Ma i Carabinieri intervenuti non hanno potuto fare molto dato che il “personaggio” non è mai stato trovato in flagranza di reato.
Su di lui non pende nessuna denuncia per occupazione abusiva di proprietà privata. Non è un reato su cui i Carabinieri possano intervenire d’ufficio, hanno anche chiesto all’amministratore di condominio il nome del proprietario per metterlo a conoscenza della situazione, mai pervenuto.
Nessuno è mai intervenuto neppure per cambiare la serratura, nel tentativo di dissuadere l’abusivo.
Tutto ciò è anche una questione di disagio sociale, non solo di ordine pubblico, sarebbe opportuno che le istituzioni, i servizi sociali, la Ausl per quanto riguarda l’igienicità, in qualche modo, intervengano.