Raffaella Bonsangue solidale con gli agenti del carcere Don Bosco di Pisa

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Lunedì, 19 Settembre 2022

La candidata per Forza Italia, Raffaella Bonsangue, chiede una maggiore attenzione nei confronti della Polizia Penitenziaria

“Ancora una tragedia sfiorata in carcere a Pisa, ancora una protesta violenta di un gruppo di detenuti che ha messo a repentaglio la sicurezza e l’incolumità fisica degli agenti penitenziari. Al personale degli istituti carcerari va la mia personale solidarietà. Ma la solidarietà non basta: è ora che in Italia si affronti il problema delle carceri e dell’organico delle forze dell’ordine, insufficienti a garantire ordine e sicurezza alle nostre città”. Ad affermarlo è Raffaella Bonsangue, candidata capolista per la Camera dei Deputati per Forza Italia nel collegio plurinominale di Pisa, Empolese e Firenze (P03).

“Riporto il caso successo Pisa la scorsa settimana - spiega Bonsangue - solo perché purtroppo è il più recente. Ma la situazione carceri è esplosiva in tutta Italia. Basta vedere Sollicciano, a Firenze, per rendersene conto. Una struttura non adeguata al numero di detenuti e, soprattutto, un numero insufficiente di agenti di polizia penitenziaria, costretti a turni massacranti e a rischiare sulla propria pelle tutti i giorni. Il programma di Forza Italia è ambizioso, ma intendiamo mettere finalmente mano alla riforma del sistema carcerario, secondo la nostra Costituzione, con un nuovo piano carceri e maggiori tutele per gli agenti della Polizia Penitenziaria: più organico e page congrue” 

“Nel breve medio-termine, credo sia necessaria - aggiunge Bonsangue - una riorganizzazione del Corpo di Polizia Penitenziaria, più funzionale al sistema della sicurezza del Paese, considerato proprio che è espressione di una specializzazione nel panorama del comparto sicurezza e del sistema giustizia del nostro Paese. Sarebbe opportuno ascoltare gli stessi agenti e dare seguito alle loro richieste: in particolare chiedono più tecnologia e più investimenti. Dotare ad esempio gli agenti di taser, per potersi difendere dai detenuti violenti, o dotarli, come loro stessi chiedono, di body-cam”.

Infine il tema del sovraffollamento delle carceri, che spesso porta a rivolte o proteste le cui conseguenze vengono pagate dagli agenti di turno. “Decreti svuota-carceri non servono: quello che serve è una riforma del sistema carcerario. Basterebbe, inoltre, attuare i decreti di espulsione per extracomunitari irregolari per risolvere già così parte del problema”.

 

redazione.cascinanotizie