Alcune curiosità, non solo storiche, sull'Arena Garibaldi di Pisa
Molto più di un semplice stadio
Ci sono stadi e stadi: alcuni sono nuovissimi, dotati dei migliori comfort e di tecnologie di ultima generazione – come il 5G dell’Estádio da Luz che offre un accesso a internet via mobile che è in media 10 volte più veloce del normale – altri, invece, sono relativamente vecchi, perché nel loro piccolo hanno vissuto la storia e continueranno a farlo nonostante lo scorrere del tempo imponga loro un deciso restauro in salsa moderna. A quest’ultima categoria appartiene l'Arena Garibaldi di Pisa, in cui sono di casa i nerazzurri allenati da Rolando Maran. Non si tratta di una struttura qualsiasi perché, come si vedrà tra poco, ha tanto da raccontare.
Un tuffo nel passato
Da arena adibita ad anfiteatro e ippodromo per manifestazioni di vario genere, nel corso del tempo, e precisamente nel 1919, l'Arena Garibaldi divenne lo stadio del Pisa. Questa struttura dotata di 14000 posti a sedere non è l'unica ad avere una certa età, per altro portata benissimo: c'è anche il mitico Camp Nou. Leggermente più giovane rispetto alla casa del Pisa, con più di 70 anni sulle sue spalle, questo è lo stadio più grande del mondo insieme all’Estadio Azteca. Un tempo conosciuta come Arena Federighi, l’Arena Garibaldi fu inaugurata ufficialmente contro il Livorno, il 4 maggio 1919, partita che si concluse con il punteggio di 5 a 1 per il Pisa. Questo stadio però non era ancora completo, essendo manchevole di una tribuna coperta, che venne realizzata successivamente nel 1930 e inaugurata nel 1931 alla presenza del Re e della Regina. Quando negli anni ’60 il Pisa Calcio cominciò a essere oggetto di interesse da parte di un gran numero di tifosi, allora si decise di costruire delle strutture simili a curve che però dovettero essere rifatte perché tra il ’67 e il ’68 crollarono. Solo all’inizio degli anni ’70 videro finalmente la luce. Piccola curiosità: nel 1985 la sala stampa dello stadio venne dedicata al giornalista e tifoso Renzo Passaponti, che per anni aveva seguito la gesta della squadra nerazzurra. Passano 20 anni e gradinata dell’Arena Garibaldi viene cointestata a Gianluca Signorini, lo storico capitano di Pisa e Genoa scomparso nel 2002, che giocava come libero, un ruolo che nel calcio di oggi oramai non si usa più, essendo stato rimpiazzato da quello di regista difensivo.
E per il futuro?
Se il Pisa dovesse riuscire a qualificarsi per il prossimo campionato di Serie A, potrebbe prendere in considerazione il fatto di dare una piccola sistemazione allo stadio. Niente di trascendentale, per carità, ma almeno un intervento per aumentarne la capienza. Tutto dipenderà dal cammino dei nerazzurri, che quest’anno a dire il vero non è iniziato nel migliore dei modi, anche se almeno a livello di gioco espresso qualche miglioramento si sta già intravedendo. Siamo comunque solo a inizio campionato, dunque prima di emettere qualsiasi sentenza è necessario aspettare; nel frattempo c’è un’Arena Garibaldi di Pisa che profuma di storia da godere fino in fondo.