Contro il caro bollette: anche a Pisa "Noi non paghiamo"
Arriva in città la campagna contro il caro energia. Una città in comune: "Dal 30 novembre sarà disobbedienza se il Governo non interverrà"
Una notizia di politica che assume i tratti della cronaca.
Anche a Pisa, dopo le bollette incendiate davanti alla sede di Acque qualche settimana fa, arriva la campagna "Noi non paghiamo", che cavalca il dissenso nato intorno al caro bollette.
Riporta la nota di Una città in comune.
Anche a Pisa parte la campagna nazionale “Non paghiamo”, un movimento di base che chiede un prezzo equo per l’energia per tutte e tutti, pronto alla disobbedienza civile per ottenere la riduzione dei costi delle bollette ai valori precedenti l’inflazione post-covid e la guerra.
Una città in comune aderisce e promuove questa campagna che prima nasce in Inghilterra, poi si è diffusa in Francia e ora anche in Italia grazie ad una rete di organizzazioni e forze sociali presenti sui territori.
Questo inverno se le bollette non diminuiranno, decine di migliaia di persone moriranno di freddo. Milioni di persone saranno costrette a scegliere tra scaldarsi o mangiare. 1 famiglia su 3 sarà costretta alla povertà energetica. Sono 8 milioni le famiglie a rischio e già ora il 15%delle utenze ha smesso di pagare.
Senza un’inversione di rotta, si prospetta un inverno in cui ci troveremo quindi a non riuscire a pagare le bollette del gas e della luce, a casa, negli ospedali, nei luoghi di lavoro, ma anche a scuola, negli impianti sportivi, ovunque.
In particolare, senza un intervento pubblico su scala europea attraverso prezzi amministrati in grado di contrastare la speculazione, l’appropriazione di extraprofitti, l’escalation della guerra, non è possibile invertire la rotta.
Soprattutto, occorre un programma di emergenza per la transizione ecologica, in grado cioè, sia di ridurre definitivamente il costo delle bollette per tutti i ceti popolari, sia di favorire progressivamente l’allontanamento definitivo dalle fonti fossili a favore delle fonti rinnovabili e della riduzione complessiva ed efficace nel consumo di energia.
Se il Governo e le compagnie energetiche si rifiuteranno di agire entro il 30 novembre saremo costretti a smettere di pagare le nostre bollette di luce e gas. Non appena raggiunto un milione di adesioni, ridurremo i nostri addebiti e non saremo disposti a pagare più di quanto pagavamo prima della crisi.
“Noi non paghiamo” le scelte scellerate, impopolari, guerrafondaie e contro il diritto ad una qualità della vita degna, sancito dalla Costituzione Italiana, dalla Carta europea dei diritti fondamentali e dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.